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Intorno ad alcuni problemi dei testi latini di Marulić

Branimir Glavičić


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str. 13-15

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1. Negli scritti autografi del Marulić la O maiuscola non è sempre completamente arrotondata. Di conseguenza, nel testo stampato del Dialogus de Hercule troviamo il nome Ceneus invece della forma corretta Oeneus. Allo stesso modo nel De institutione bene vivendi una delle sante di nome Maria viene indicata come DE/CE/GNIES, mentre infatti si tratterebbe, secondo me, di Maria di Oignies, quindi OEGNIES (si noti il passaggio del francese oi al latino oe).
In un certo numero di casi però non si tratta di una lettura errata dell'autografo del Marulić, bensì di semplici errori tipografici, come lo scambio di due lettere come la conseguenza del capovolgimento di caratteri tipografici, quando, per esempio, una u viene stampata come una n. Cosi, nel De institutione V 10 troviamo conditoriis ad unguem le/n/igatis dove, secondo me, l’ultima parola dovrebbe essere levigatis (il Marulić scriverebbe leuigatis), anche perchè il verbo levigo »levigare« e più appropriato all'argomento (si tratta della lavorazione della pietra) del verbo lenigo »lenire«.
2. Nell’Evangelistarium VI 9 11 Nostro afferma che dalla distruzione di Gerusalemme sono passati millequattrocentoottanta anni. Siccome Gerusalemme fu distrutta nel 70 d. C. si arriva alla cifra 1550, inaccettabile come data reale della scrittura del testo non solo per il fatto che il Marulić morì già nel 1524, ma anche perchè la prima edizione dell Evangelistarium, da quello che sappiamo, risale al 1516. Anche qui si tratterebbe di un errore tipografico basato sull'autografo del Nostro: È probabile che il Marulić invece di usare parole, scelse di esprimere questa data in numeri romani (come, del resto, faceva sempre quando si trattava di grandi numeri), ma invece di MCCCC/L/XXX scrisse MCCCC/I/XXX, col ductus inferiore leggermente allungato verso destra, cosicché il suo numero poteva essere letto anche come L. Se questo è vero, aggiungendo questi 70 anni, arriviamo alla cifra 1499, l'anno ottimale per la creazione dell'Evangelistarium (a patto che i tre numeri dieci indichino il numero trenta, ossia che la cifra 29 venga scritta come IXXX invece dell abituale XXIX). Se questo è vero, allora anche il 1500 come data della prima edizione dell'opera (come sostieneanche P. Runje) diventa più probabile.
3. Nella Tropologica Davidiadis expositio possiamo leggere che il Cristo nacque ne »l’epoca sesta«. L’affermazione va collegata con un' altra informazione fornita dall’Evangelistarium I 8, dov’è scritto che »l'epoca sesta« cominicia con Giovanni Battista e va contata da quel tempo in avanti. Come ho già accertato, questo metodo di calcolare il tempo deriva da sant'Agostino e il Nostro l'ha trovato nelle Quaestiones Evangeliorum (PL 35,1513).
4. Nella Davidias VIII 415 ed altrove possiamo leggere che Davide storpiò i cavalli del nemico, risparmiandone solo il numero necessario per il traino di cento quadrighe. Siccome il Marulić stesso offre diverse spiegazioni allegoriche dell'evento, considero utile aggiungere le seguenti annotazioni al mio commento della Davidias: 11 numero cento ha il significato mistico della »beatitudine celeeste« ma è fortunato anche sotto altri aspetti. Nello stesso trattato la centesima censio ossia »la centesima numerazione« procede con le falangi della mano destra, e la parte destra, a differenza di quella sinistra, è quella tradizionalmente fortunata. È interessante che il termme non completamente chiaro di centesima censio trova esplicazione in un'altra opera del Nostro, De humilitate et gloria Christi (pag. 660 nella nostra edizione) dov’ è ovvio che si tratta della numerazione con l'aiuto delle dita: cominciando dalla mana sinistra, la numerazione procede fino all’ultima falange della mana destra. Nella stessa opera (pag: 678) trovlamo la spiegazione dell'idea che »in cielo tutto è posto a destra«: nel regno di Dio tutto sta a destra, niente a sinistra (nel senso tradizionale »fortunato« - »sfortunato«, »favorevole« - »sfavorevole«).

Ključne riječi

Hrčak ID:

9857

URI

https://hrcak.srce.hr/9857

Datum izdavanja:

22.4.1993.

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