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I limiti e le novità nel Concilio Vaticano II. secondo Oscar Cullmann

Ivan Macut


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str. 56-74

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In questo lavoro abbiamo indagato su quale modo il teologo
ed esegeta protestante Oscar Cullmann veda il Concilio Vaticano
II e quali siano i limiti e quali le novità nello stesso Concilio.
Cullmann ne individua un importante passo in avanti per la
Chiesa Cattolica e sottolinea quanto sia stato fondamentale per
l’avvicinarsi tra le differenti professioni cristiane. Ogni Chiesa ha,
secondo Cullmann, carismi, che sono doni dello Spirito Santo.
Questi carismi devono essere custoditi e sviluppati. I carismi
che Cullmann sottolinea come importanti per la chiesa Cattolica
sono: da una parte l’universalismo in senso spaziale e temporale,
dall’altra parte l’istituzione. I carismi tipici del protestantesimo
sono: da una parte la concentrazione sulla Bibbia, dall’altra
parte la libertà cristiana che favorisce l’apertura al mondo. Per la
Chiesa ortodossa, invece, sono: da una parte l’approfondimento
teologico della nozione di Spirito Santo, dall’altra parte la
conservazione delle forme tradizionali della liturgia. Come tutti
i carismi, anche questi corrono continuamente il rischio di
venire deformati. Per questo è neccesario stare antenti al loro
svilluppo.
Cullmann fa una distinzione tra tradizione apostolica e
post-apostolica. Questa prima è legittimata come autentica ed
è posta sullo stesso piano della Sacra Scrittura. La tradizione
post-apostolica ha un valore inferiore rispetto alla prima e può
essere non vera.
Il Concilio Vaticano II afferma che la Sacra Scrittura è
norma suprema ma, conclude, che Sacra Scrittura e Tradizione
per la chiesa Cattolica seppure poste su piani diversi hanno lo
stesso valore.
Le novità che Cullmann sottolina sono: la gerarchia delle
verità; che vi sia una sola Rivelazione; la Sacra Scrittura come
norma suprema; la “collegialità” dei vescovi; l’importanza data
allo studio di Sacra Scrittura.
La cosa più importante che il Concilio sottolinei per il dialogo
ecumenico, secondo Cullmann, è l’insegnamento della gerarchia
delle verità nella Chiesa cattolica. Ci sono dogmi fondamentali
e dogmi derivanti. Il problema è come trovare una gerarchia
che valga per tutte le Chiese cristiane. Cullmann propone come
unica soluzione che la Sacra Scrittura sia la norma superma e
il giudice della Chiesa. Comunque, Cullmann mostra che i limiti
di queste novità siano proprio nel fatto che si tratti di un concilio
sostanzialmente cattolico.

Ključne riječi

Hrčak ID:

66321

URI

https://hrcak.srce.hr/66321

Datum izdavanja:

8.4.2011.

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