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Questioni igienico-sanitarie relative alle sepolture urbane a Pola tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX secolo

Raul Marsetič orcid id orcid.org/0000-0003-3506-1172 ; Centro di ricerche storiche, Rovigno, Croazia


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str. 263-294

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Sažetak

Il modo di concepire la morte e di praticare le sepolture, maturato in Europa a partire dai primi secoli del Medioevo, aveva fatto coincidere per lunghi secoli anche a Pola i cimiteri con le sue principali chiese, con notevoli ripercussioni sulla situazione igienico sanitaria cittadina. Alla fine del Xviii secolo la questione dell’igiene pubblica, e in particolare la risoluzione dei problemi legati alle sepolture urbane, divenne tema d’investigazione scientifica che stabilì per le condizioni igieniche l’assoluta necessità di dislocare i cimiteri cittadini. Le chiese erano in quel periodo considerate come una vera e propria minaccia per la propagazione delle malattie e l’unico modo per far fronte a questa emergenza sanitaria era la chiusura dei sepol¬creti urbani ponendo, tra mondo dei viventi e il recinto dei morti, una consistente distanza. Questa intolleranza, tra i vivi, verso la morte era una diretta conseguenza del progresso delle conoscenze nel campo della medicina e dell’igiene. ripudiata quindi la pratica medievale delle sepolture ad sanctos, il pensiero illuminato formulò le premesse per la creazione di una struttura capace di offrire contemporaneamente soluzioni a problemi di ordine sanitario, urbano e sociale. il trasferimento dei sepolcri polesi dalla città, nel 1846, la liberarò da una presenza certamente problematica sotto il profilo igienico, considerata giustamente come una questione di sanità pubblica.

Ključne riječi

sepolture; cimiteri; sanità; normative cimiteriali; storia urbana; Pola

Hrčak ID:

96410

URI

https://hrcak.srce.hr/96410

Datum izdavanja:

17.12.2012.

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