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Izvorni znanstveni članak

SUGLI INTERNI DELLE CHIESE CONVENTUALI LUNGO LA COSTA ORIENTALE DELL`ADRIATICO

Igor Fisković ; Filozorski fakultet u Zagrebu


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Prendendo in esame le chiese dell'ordine francescano e domenicano sulla costa orientale dell'Adriatico, l'autore presenta diverse prove dell'esistenza di pareti divisorie o ponti (tramezzi) alia meta della navata longitudinale. Ne commenta il modello tipologico relativamente alla chiesa della Madonna della Misericordia a Lesina (Hvar), dove la tribuna si è conservata integralmente, ed è datata con sicurezza 1478 in base a documenti. Fondandosi su fonti archivistiche riscontra simili tramezzi, sebbene morfologicamente più complessi, nelle chiese zaratine d'epoca gotica di S. Platone e di S. Francesco. Li riconosce anche a Ragusa (Dubrovnik) sui disegni della citta anteriori al grande terremoto e accerta la frequenza del fenomeno sugli edifici tardomedioevali. Facendo riferimento a quanta esposto visita numerose chiese legate ai conventi degli ordini mendicanti in Dalmazia e in Istria e ritrova varie tracce della presenza originaria di questa elemento. In realtà sviluppa una metodologia di riconoscimento basata sul sistema geometrico della pianta e sulla distribuzione delle aperture che sarebbe difficile giustificare senza il collegamento al ponte alia meta della navata. A ciò aggiunge tutte le funzioni del ponte su cui di solito si collocava l'organo, e a cui erano collegati il pulpito e il cora come tramandano le fonti scritte. Si deve anche ricordare che non tutti gli tramezzi erano in pietra, si può infatti dimostrare anche l'esistenza di tale pareti divisorie in legno, e proprio dal materiale di costruzione dipendeva il loro aspetto. Senza addentrarsi in ricostruzioni troppo impegnative, spiega il significato delle tribune nella vita degli ordini religiosi che se ne servivano, e la loro influenza sulla spazialità delle grandi chiese o sui carattere del loro arredo. In particolare, per una loro lettura il pili completa possibile, cerca supporto nell'iconografia dei luoghi di culto. Corregge, inoltre, anche delle inesattezze terminologiche concludendo che sono ingiustificate le denominazioni di queste chiese in lingua croata e insistendo sulla denominazione unitaria di "chiese conventuali ". Infine risolve anche l'enigma della funzione della monumentale composizione triplice in pietra, nella chiesa di S. Domenico a Dubrovnik, opera di L. Maravić del 1538 , attribuendola alia composizione di un simile tramezzo come si può intuire da documenti finora trascurati.

Ključne riječi

Hrčak ID:

110107

URI

https://hrcak.srce.hr/110107

Datum izdavanja:

8.8.2005.

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