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PLATEA CIVITATIS JADRE - LO SVILUPPO SPAZIALE DELLA PIAZZA DEL POPOLO A ZADAR

Pavuša Vežić ; Konzervatorski odjel - Zadar


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str. 337-358

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str. 359-360

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Sažetak

Oggetto dello studio dell'autore è la piazza principale della città di Zara. In base all’analisi delle fonti storiche e dei contenuti conclude che si trattava di uno spazio destinato ad accogliere le funzioni principali del l'amministrazione comunale. Prese forma alle soglie del comune cittadino medioevale, al tempo in cui si rafforzava l 'autonomia delle sue istituzioni giungendo alla distinzione delle sue competenze dal potere e dall'autorità del vescovo cittadino. Allora, lontano dal centro religioso, in un'altra parte della città, sorse un nuovo centro che accoglieva gli edifici dell'amministrazione laica nell'ambito della comunità cittadina. Alla sua testa era il priore cittadino, in qualità di funzionario imperiale bizantino e allo stesso tempo proconsole per tutta la Dalmazia, e giudice supremo nella sua città. Ma, egli non era autocrata. Prima di esercitare i suoi poteri decisionale aveva l 'obbligo di ascoltare i maggiorenti della città e di deliberare pubblicamente, in chiesa, dinanzi alla cittadinanza e al clero che approvavano per acclamazione. La »Platea magna« sorse nella Zara medioevale proprio contemporaneamente a questo ordinamento politico. La chiesetta di S. Lorenzo che vi si affaccia è il primo segno di questa organizzazione nello spazio urbano. Nelle fonti storiche è ricordata come »ecclesia comunis Jadre«. Fu edificata nell' XI sec., al tempo della massima autorità del priore cittadino discendente dalla famiglia zaratina dei Madiis. Un secolo o due dopo, sulla piazza fu costruita una nuova chiesa- aula consiliare, consacrata a S. Pietro, e innalzata certamente per sostituire quella di S. Lorenzo che aveva ricoperto in passato la stessa funzione. Vi si riuniva, »per consuetudine«, il Consiglio cittadino. In quest'epoca sulla Piazza era stata eretta anche la Grande Loggia comunale, supplemento all'aula consiliare e adibita anche ad aula giudiziaria. Solo il Palazzo del Conte fu ubicato al di fuori del perimetro della Piazza, ma sempre nelle sue vicinanze e direttamente collegato ad essa, sul tracciato della via principale della città. Nel corso del medioevo la piazza fu anche il centro delle funzioni commerciali del comune zaratino. Sulla chiesa di S. Pietro era scolpito »passo zaratino «, mentre nella Loggia si conservano i pesi e la bilancia. Tutt'intorno alla Piazza erano disposti gli uffici degli affittuari delle misure comunali e le botteghe per la vendita dei prodotti principali. In questo modo la »Platea civitatis Iadre« oltre ad essere sede degli edifici amminstrativi della città divenne anche l'epicentro del commercio zaratino nel medioevo, il centro del potere economico urbano che a quel tempo eguagliava i comuni più sviluppati del!' Adriatico. Al tempo dell'amministrazione veneziana in Dalmazia furono rimossi uno dopo l 'altro i simboli dell'autonomia urbana: si distrussero la chiesa- aula consilare e la vecchia loggia. Al posto di questa fu costruita una nuova Loggia e, di fronte, la Grande Guardia, edificio destinato alla guarnigione militare. Entrambe furono erette nello stile manieristico tipico del! 'architettura del Sanmicheli. La Piazza ricevette così gli accenti architettonici principali che ha conservato fino ad oggi. Nel XIX secolo, al tempo dell'amministrazione austriaca, quando il vicino Palazzo del Conte perse la funzione di palazzo comunale, fu acquistato un palazzo privato, che sorgeva sul lato nord della piazza, e adibito a sede municipale. Di fronte ad esso, al primo piano di un edificio barocco vi erano i locali che ospitavano il circolo dei signori di Zara e, al pianoterreno, il caffé cittadino. Nella Loggia, invece, trovò sede la biblioteca cittadina. La Piazza divenne »piazza dei Signori«, ma conservando nelle sue funzioni e nel suo nome la memoria dei priori e dei conti, dei consiglieri e dei notabili di un tempo.

Ključne riječi

Hrčak ID:

111023

URI

https://hrcak.srce.hr/111023

Datum izdavanja:

10.2.1998.

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