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Izvorni znanstveni članak

ILL CONVENTO DELLE TERZIARE FRANCESCANE, "PIZZOCCHERE", DI S. CIPRIANO A SPLIT (1483-1905)

Karlo Jurišić ; Makarska, Franjevačka visoka bogoslovija


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È noto che a Split (Spalato), capoluogo della Dalmazia o Croazia meridionale, vi furono, in passato, oltre ad alcuni veri conventi femminili, anche fino a sci case di terziarie francescane o domenicane, dette "pizzocchere", di cui si sapeva molto poco e ancor meno si è scritto in quanto le relative fonti archivistiche sono andate smarrite o perse. Solo per il convento delle terziarie di S. Francesco d'Assisi, chiamate "pizzocchere di S. Cipriano" sono state recentemente scoperte le fonti d'archivio riguardanti il periodo dal 1497 al 1897. Queste fonti sono raccolte in tre libri e custodite sotto il titolo di "Archivio di S. Cipriano" (ASC -A, B, C), presso l'archivio del convento delle suore scolastiche del terzo ordine di S. Francesco a Lovret di Spalato. La scoperta dell' ASC ha sollecitato O. Petar Runje, storico dei francescani glagoliti croati, che ha scoperto nell 'Archivio storico di Zadar (Zara) dei documenti un po' più antichi sul convento di S. Cipriano (1483-1497), e la prof. suor Berhmana Rozarija Nazor, che ha ritrovato nell'archivio del convento a Lovret le fonti sul compimento del convento di S. Cipriano (1497-1905), e che hanno entrambi pubblicato i loro studi (cfr. b 3 e 4). Tra i documenti del citato ASC, il più importante è il primo: il Testamento di Stanica Radić, ved. del conte Radić Radoslavić di Jajce, scritto il 2 gennaio 1497 a Split. Questa donna facoltosa e pia fece costruire intorno al 1460, a Jajce, la chiesa gotica di S. Maria, e nella primavera del 1463 nell' imminenza dell'occupazione turca e della caduta della Bosnia fuggi col marito a Split, dove prese fissa dimora. Dopo la morte del marito entrò nell' ordine terziario di S. Francesco d'Assisi, lasciando in testamento alle terziarie francescane, dette "pizzocchere" (che a Spalato sono menzionate per la prima volta nel 1391) molti immobili, sia edifici che terreni, e in primo luogo la sua "grande casa" che si trovava accanto all'antica chiesetta di S. Cipriano, dove entrò con loro nel 1483 trasformandola in convento. Stanica morì intorno al 1500, ma il convento sopravvisse fino al principio del XX secolo. Le "pizocchere" di S. Cipriano provenivano dai ceti bassi della città di Split e dei suoi dintorni, e specialmente della "repubblica di Poljica". Non erano istruite, per la maggior parte erano analfabete, e vivevano delle rendite che ricavavano dagli affitti delle case e dei terreni. Si dedicavano in particolare all'assistenza dei moribondi e alle orazioni per i defunti presso alcune famiglie. Per i loro esercizi spirituali si servivano della vicina chiesetta di S. Cipriano, vescovo e martire (il cui anniversario cade il 16 settembre). Avendo il potere ecclesiastico valutato, al principio del XX secolo, che il loro stile di vita e il loro operato non rispondevano alle esigenze del tempo, il vescovo di Spalato e Makarska, Filip Frano Nakić (1889-1910) affidò l'amministrazione del convento delle pizzocchere di S. Cipriano alla nuova compagnia, più attiva, delle suore scolastiche di S. Francesco d'Assisi di Maribor. Le ultime sette pizzocchere di S. Cipriano passarono alla nuova compagnia delle suore scolastiche nel 1905, e si concluse così la storia delle pizzocchere di S. Cipriano a Split. Le suore scolastiche con il permesso della Santa Sede vendettero i beni ereditati dal convento di S. Cipriano, e costruirono un convento nuovo e grande a Lovret, nel quale si trasferirono da quello vecchio l`11 ottobre 1914, e dove aprirono un istituto per l'educazione delle giovani. La chiesetta di S. Cipriano, che la storia ricorda per la prima volta nel 1119, fu abbandonata nel 1914, venduta nel 1917, e demolita nel 1928, quando al suo posto fu costruita una casa privata, oggi negozio, nella via Bosanska n. 17. In occasione dell'abbandono della chiesetta di S. Cipriano, nel 1914, le suore scolastiche trasferirono nel nuovo convento a Lovret, tra l'altro, due oggetti degni di essere ricordati: una campana (18x15 cm) firmata e datata 1585, e un dipinto di S. Cipriano e santi, olio su tela (141x 119 cm), che il Radoslav Tomić nel 1991 ha dimostrato essere opera del pittore tardobarocco Sebastiano Devita (Split, 1740-?), realizzata a Spalato tra il 1777 e il 1778. L'autore infine esprime il desiderio che gli esperti ricerchino le fonti archivistiche degli altri cinque conventi delle pizocchere spalatine e trattino magri a grandi linee anche la loro storia.

Ključne riječi

Hrčak ID:

116804

URI

https://hrcak.srce.hr/116804

Datum izdavanja:

12.10.1992.

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