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Izvorni znanstveni članak

FRANCESCO DELLA VOLPAIA A ŠIPAN

Nada Grujić ; Zagreb, Filozofski fakultet


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Sažetak

L'articolo ci rende noto il contributo di Francesco della Volpaia alla sistemazione della residenza estiva di Ludovico Beccadelli sull'isola di Šipan. Dai carteggi dello stesso Beccadelli risulta che i lavori architettonici per il restauro dell'abbandonato possesso vescovile furono svolti dal suo camariero Franceso. Della Volpaia fu al suo seguito dal 1550 al 1560. Il "restauro", datato 1557, mostra in molti suoi aspetti di allontanarsi dalle consuete norme costruttive e dalle forme architettoniche tipiche della regione ragusea. Nell'ala occidentale è cambiata la distribuzione: il suo piano superiore sarà occupato dal salone che verrà dipinto da Pellegrino Brocardo; questo ampio locale si collegherà direttamente con il giardino che s'innalza dietro il retro della villa come copertura della nuova cisterna doppia. A quest'ala viene aggiunta tutta la nuova ala settentrionale che, contrariamente agli schemi standard ragusei, in cui la pianta a L crea due ali di differente altezza, è ugualmente ad un piano solo e a destinazione interamente abitativa. In una concezione completamente diversa del rapporto tra l'architettura e il paesaggio circostante, questa residenza estiva imposterà anche l'apertura della facciata laterale della nuova ala con grandi finestre rettangolari; in lunghezza questa facciata supera anche la stessa facciata della più vecchia ala occidentale. Eccezionali in rapporto alle forme fino ad allora viste nell'architettura residenziale ragusea saranno anche le sue facciate intonacate su cui spiccavano le comici in pietra dei vani, appartenenti anche ad un altra tradizione costruttiva e ad un altro gusto; erano inusuali a quel tempo nella regione di Dubrovnik (Ragusa) anche i portali ad arco a tutto sesto, e in particolare la cornice eseguita a bugnato. Tutti questi elementi ci inducono a paragoni con le ville toscane del XVI sec., che non devono essere intesi letteralmente, ma prima di tutto come possibilità che Francesco della Volpaia, Fiorentino, si fosse ispirato a forme già viste. Se non fu capace di inventare nuove forme, si dimostrò sicuramente capace di trasmettere alcuni "luoghi comuni" di questa architettura. Del suo sapere e della sua abilità non si deve dubitare considerata la sua origine: apparteneva a una nota famiglia fiorentina di ingegneri, architetti e costruttori di marchingegni vari. In questo contesto sono di particolare interesse i rapporti di Beccadelli anche con gli altri membri di questa famiglia, ciò che rende possibile la conoscenza di una cerchia culturale da cui si sviluppò la residenza estiva stessa, per ora l'unica opera nota di Francesco della Volpaia.

Ključne riječi

Hrčak ID:

117080

URI

https://hrcak.srce.hr/117080

Datum izdavanja:

12.10.1992.

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