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INFFLUSSI ROMANIZI NELLA TERMINOLOGIA EDILIZIA IN DALMAZIA

Marina Marasović-Alujević ; Split


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str. 55-103

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La ricerca degli influssi romanzi nella terminologia edilizia in Dalmazia è un tema fin ora non trattato, il quale l’ autrice ha preso per la sua tesi di magistero, alla Facoltà di filologia a Belgrado e qui presentata in una forma accorciata e lievemente modificata.
La Dalmazia, come una regione molto ricca di edilizia in tutte le epoche, dalla preistoria e colonizzazione Greca fino ai giorni nostri, era magiormente esposta agli influssi linguistici romanzi in molti campi professionali, e tra l’ altro anche in edilizia. Mentre in alcuni altri campi, per esempio quello marittimo, questi influssi erano studiati grazie a una tradizione delle ricerche, l’ edilizia, nel senso di terminologia, non è ancora compresa nelle ricerche.
Il lavoro consiste di due parti. La prima tratta le penetrazioni degli influssi romanzi in Dalmazia e i loro riflessi nella terminologia edilizia, mentre la seconda parte tratta questi influssi nella terminologia odierna nel dialetto ciacavo di Spalato e dei suoi dintorni.

Cenno storico
Trattando lo sviluppo storico, si sono seguite in modo diacrono le penetrazioni degli influssi romanzi, causate dagli avvenimenti storico-sociali. Per questo il cenno è diviso in tre maggiori capitoli i quali essenzialmente corrispondono alla periodizzazione della materia storica, adattata alla storia linguistica. Predendo proprio questa storia linguistica come punto di partenza, il primo capitolo comprende un lungo periodo, dalla conquista dei Romani negli ultimi secoli avanti Cristo sino alla fine del Medio Evo nel XV secolo. Questa fase è caratterizzata maggiormente dall’ infiusso della lingua latina presente durante il periodo romano e dopo, dal VII secolo in poi, durante l’alto Medio Evo e il periodo delle comuni autonome Dalmate. Di questa prima fase è soltanto nelle linee principali accennato il periodo anteriore alla conquista romana. Questo si riferisce alla popolazione pre-illirica e illirica la quela lasciò una modesta eredità linguistica persistente nella toponomastica e alla fase di colonizzazione greca, la quale cominciò nel IV sec. a. c. e praticamente ferminò con la dominazione romana nel tempo di Augusto. L’eredità linguistica greca molto più improtante, si rifletterà anche più tardi in molti termini in latino volgare.
Il dominio romano creò la base per le penetrazioni degli influssi romanzi in tutti i campi professionali, quindi anche nell’edilizia. Le fonti principali per studiare queste penetrazioni sono i numerosi monumenti epigrafici, custoditi nei musei archeologici tra i quali quello di Spalato è il più importante. Essi sono raccolti nel Corpus inscriptionum latinarum e contengono alcuni termini interessanti anche per la terminologia edilizia, come per esempio, a n a g l i p h a r i u s un termine per lo scultore o scalpellino, trovato in un ’iscrizione della necropoli di Manastirine a Salona.
Con la distruzione della città dalmate, Salona, Epidarum ed altre, durante un tremendo assalto avaro-slavo, termina in Dalmazia l'Evo antico e comincia l’Alto medio evo il quale porta un essenziale cambio nella struttura etnica della popolazione con l’arrivo dei Slavi i quali gradualmente diventeranno il ceto etnico dominante. La terminologia edilizia diventa ora più nota data la presenza di numerosi monumenti epigrafici ed alcuni documenti in lingua latina. Così sui monumenti epigrafici troviamo a Spalato marmurarius (maestro che elabora il marmo), c a n c e l l u s (la pergola della chiesa) e nei documenti scritti i termini m o l i n u m, c i s t e r n a, f o n t a n a, ecc.
L’ultimo e il più importante periodo del dominante influsso latino era il periodo delle autonome comuni dalmate. Questo è la fase delle più grande prosperità delle città dalmate nel Medio evo, la quale si è riflettuta anche nell’enorme attività edilizia ed artistica. Si construiscono nuove città, oppure si restaurano quelle vecchie si edificano cattedrali, chiese, palazzi di stile romanico e gotico come anche numerose case residenziale. L’attività edilizia è presente anche nella terminologia, la quele adesso è nota grazie ai numerosi documenti scritti. I termini edilizi, appartenenti a questo periodo, sono classificati in seguito a una logica di materia edilizia cominciando dall’urbanistica, attraverso l’architettura della casa fino all’inventario casalingo. Si è potuto constatare che un numero di termini latini usati nell'edilizia del Medio evo sono infatti d’origine greca per esempio a p o t h e c a, b a t i s t e r i u m, c a m e r a, c o e m e t e r i u m, m o n a s t e r i u m, p l a t e a, s a r c h o p h a g u s ecc.
Alcuni termini latini hanno mantenuto fino ad oggi una continuità nella lingua ciacava senza un’influsso intermediario della lingua italiana. In questo senso è soprattutto interessante il termine b a l a t u r a (gradinata esterna maggiormente nelle case popolari con la terrazza d’accesso al primo piano). In nome deriva dal latino bellatorium, ma di un’altro significato cioè di una scalinata nelle fortificazioni.
La seconda fase, determinata del dominante influsso italiano, comincia in Dalmazia con il dominio veneto, lungo ben quattro secoli, dal XV. alla fine del XVIII. sec. Era un periodo dell’intensiva attività artistica ed edilizia, collegata soprattutto con la construzione delle fortificazioni durante i frequenti assedi degli Ottomani. Gli influssi romanzi in questa fase, provenienti dal dialetto veneto, si trovano maggiormente nella terminologia della casa (cochietta, scrigno, sgabello, armer) e sono presenti anche nei testi croati, come p.e. il nome, t e m p a l, usato da Marulić verso 1500. ed anche nel seicento in una iscrizione epigrafica.
La presenza degli influssi dell’italiano non cessa nel periodo del breve governo francese all’inizio dell’ottocento, come anche del successivo periodo del governo austriaco, il quale favorizza la lingua italiana in tutti i campi, e quindi anche nell’edilizia.
Il terzo capitolo riguarda lo sviluppo linguistico in Jugoslavia nel periodo di monarchia prima della seconda guerra, e dopo la querra nella republica socialista. Malgrado il fatto che gli influssi dell’italiano sono quasi completamente cessati in questa fase, molte parole di provenienza italiana (soprattutto di dialetto veneto e triestino) hanno persistito nella terminologia edilizia, presenti anche nella poesia e prosa in dialetto ciacavo di Spalato.

Terminologia odierna
La seconda parte tratta la presenza degli influssi romanzi nella terminologia edilizia odierna di dialetto ciacavo. La materia è divisa in tre capitoli:
La terminologia urbanistica con gli influssi romanzi riflette la cultura e la vita urbana. La troviamo nelle denominazioni delle parti della città (p o r a t, r i v a, m a n d r a č, m u l, p j a c a, p l o k i t a etc). Qui appartiene anche il termine k o l o v a j a, proveniente dal latino c o l l u v i o. Di origine romanza sono anche i nomi delle singoli funzioni urbane come p.e. škver, peškarija, macel, banj etc.
Il secondo capitolo si riferisce alla terminologia architettonica. Di origine romanza sono soprattutto le parti della casa, appartenenti all’esterno (cokul, ponistra, lumin, pergul) come anche quelle nell’interno (koridur, šotoškale, kondut, šufit). Ancora più numerosi appoiono le persistenze romanze nelle denominazioni riguardanti le parti costruttive (fundamenat, volat, ošit, muligin) e soprattutto nei mobili, accessori e fornimento (kočeta, armerun, tamburin, žgabelin, lampjun, žmul, kučarin, etc).
Il terzo capitolo concerne la terminologia dell’ingegneria edilizia, articolata nei seguenti paragrafi:
— processo di costruzione, con interpretazione etimologica delle parole armadura, kavalet, puntižel etc.
— materijali di costruzione (matun, škajun, salbun, kupa etc).
— attrezzature (mašklin, badil, mašur, karijola, pikun, puntarol, martelina, fugadur, pjonbin, fratun etc).
— maestranze in edilizia (manoval, škarpelin, marangun etc).
La terminologia edilizia in questa parte è trattata dal punto di vista etimologico.

Ključne riječi

Hrčak ID:

133958

URI

https://hrcak.srce.hr/133958

Datum izdavanja:

10.1.1985.

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