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L'irredentismo dalmata di Eugenio Coselschi

Marco Cuzzi ; Università di Milano


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str. 187-208

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Eugenio Colseschi, esponente del nazionalismo toscano, fondò nel 1914 il
"Comitato Pro Dalmazia ", scrivendo sul Resto del Carlino di Bologna numerosi pamphlet a
favore della liberazione della costa dalmata dal "giogo " asburgico. Da quel momento e per
buona parte della sua vita, Coselschi divenne il campione dell'italianità della Dalmazia,
giungendo a fondare i gruppi degli "Azzurri di Dalmazia " (4 novembre 1928, nel decennale
della vittoria), una delle numerose organizzazioni collaterali del nascente totalitarismo fascista.
Si trattava di un 'associazione di dalmatofili e di italiani di Dalmazia in esilio volontario, che
avrebbe compiuto negli anni trenta -ogni qua/volta si verificassero raffreddamenti nei rapporti
itala-jugoslavi - azioni di propaganda irredentista, favorevoli alla "riconquista " italiana del
litorale croato. Pur concentrandosi in seguito sul progetto di un 'Internazionale fascista attraverso
la presidenza dei CA UR (Comitati d 'azione per l 'universalità di Roma), Coselschi
mantenne sempre una particolare attenzione per le vicende dalmatiche e jugoslave in generale.
Dopo la creazione dello Stato indipendente di Croazia, fu nominato rappresentante del Partito
fascista presso il Movimento ustasa a Zagabria. Nel corso degli ultimi anni del fascismo,
l'interesse di Coselschi per la "Dalmazia italiana " si sarebbe ripetutamente presentato.

Ključne riječi

irredentismo; fascismo; ustaša; Dalmazia; E. Coselschi

Hrčak ID:

135824

URI

https://hrcak.srce.hr/135824

Datum izdavanja:

5.3.2009.

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