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Le tracce del politico nella prosa di Antonio Tabucchi

Dean Trdak ; Zagreb


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str. 125-131

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Nel suo libro Postmodern Ethics: The Reappropriation of Committed Writing in the Works of Antonio Tabucchi and Leonardo Sciascia 1975-2005, Elizabeth Wren-Owens nota che la critica letteraria ha tradizionalmente percepito come “impegnati” solo due romanzi di Tabucchi, Sostiene Pereira e La testa perduta di Damasceno Monteiro, preferendo leggere gli altri suoi testi nella chiave della poetica postmoderna. Wren-Owens sostiene che la componente dell’impegno è invece presente in tutti i testi di Tabucchi, solo che si tratta di un altro tipo di impegno, diverso da quello tradizionale. Il presente articolo propone una rassegna di questo “nuovo” tipo di impegno tramite il concetto della differenza politica, cioè, la differenza tra “la politica” e “il politico”, così come concepita da Carl Schmitt e poi sviluppata da altri autori, e il concetto della “ritirata” del politico proposto da Nancy e Lacoue-Labarthe. Nessun discorso sulla letteratura e la politica, certo, può fare a meno del contributo di Jacques Rancière e della sua “partizione del sensibile”. Il politico si è ritirato nella letteratura e adesso risiede nella sua forma, piuttosto che nel contenuto. Le tracce del politico nella prosa di Tabucchi si nascondono nel suo famoso “rovescio” e anche là dove meno uno se l’aspetta - nella saudade.

Ključne riječi

Antonio Tabucchi; impegno; la politica; il politico; le tracce del politico; il rovescio; la partizione del sensibile

Hrčak ID:

191610

URI

https://hrcak.srce.hr/191610

Datum izdavanja:

28.12.2017.

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