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"Beati i poveri in spirito, perćhe di essi e il regno dei cieli!" (Mt 5,3)

Marijan Vugdelija ; Katolički bogoslovni fakultet, Sveučilište u Splitu


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str. 172-198

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Sažetak

L'articolo e composto di quattro parti. Nella prima parte l'autore
cerca, a base dei paralleli veterotestamentari e giudaici, di determinare il significato dell' espressione "poveri in spirito". Nella
seconda parte questo significato si riesamina nel contesto piu ampio
della dottrina di Gesu sui beni temporali e partendo dalla sua
opzione per la poverta. Poi, nella terza ed ultima parte la beatitudine
"dei poveri in spirito" viene considerata alla luce della prassi e della
riflessione cristiana. In fine, nei pensieri conclusivi si riassumono i
risultati del lavoro.
Si e venuti alla conclusione che la clausola "in spirito" (x&
Ttveoucrn.) testimonia della tendenza secondaria che va a
spiritualizzare le beatitudini tradizionali. Essa e senza dubbio
l'aggiunta di Matteo. E ovvio che in questa ed in altre aggiunte e
modifiche delle beatitudini nella versione di Matteo viene ali'
espressione l'accento etico delle beatitudini, quello che e in generale
la caratteristica per il vangelo di Matteo. Dunque, Matteo vuole gia
nelle beatitudini che ha in comune con Luca, come in quelle a lui
proprie (Mt 5,5.7-10), mettere in rilievo il carattere etico dei beati.
Mentre nella versione di Luča i beati sono destinati dal loro stato
(attraverso poverta, fame e tristezza), Matteo non rimane solo alla
constatazione delle situazioni esteriori. Gia nelle beatitudini egli
traccia il programma della condotta (Mt 5,3-12). Cosi nella sua
versione i poveri non sono beati perche sono poveri, ma perche sono
poveri "in spirito"; nello stesso modo, affamati e assetati sono beati,
perche "hanno fame e sete di giustizia". Come si vede, in Matteo non e piu in questione la situazione della miseria, ma della disposizione
interiore, dell' atteggiamento; nel nostro caso concreto, non si tratta
dei poveri nel senso sociologico, ma di quelli che hanno "lo spirito"
dei poveri. Percio, la precisazione "in spirito" non ha per lo scopo
solo che aggiunga qualcosa ali' idea della poverta esteriore; essa
porta con se un cambiamento completo. Matteo vi propone ai
cristiani la condotta che puo scaturire dalla situazione nova che si e
instaurata con Cristo nel mondo. Con le altre parole, le beatitudini
nella sua versione sono nello stesso tempo le promesse della buona
novella ed invito che si accetti le qualita della condotta per le quali i
membri della comunita dimostrano che sono diventati partecipi del
regno di Dio.
Nella versione matteana della prima beatitudine la poverta
sociale retrocede, mentre nel primo piano viene l'atteggiamento
deU'animo. "I poveri in spirito" vi si identificano con gli uomini di
animo e di cuore umile. Qui non si tratta piu dei poveri nel senso
materiale, ma di quelli che si sentono dipendenti da Dio, che
aspettano tutto da Dio. Con altre parole, "i poveri in spirito" sono
quelli che riconoscono la relativita di tutto creato: sentono e riconoscono che nessuno e niente li puo completamente accontentare
eccetto Dio e per questo sono aperti a Dio e ai suoi đoni. In breve,
"i poveri in spirito" sono quelli il cui anjmo nessuno e niente puo
fermare sulla strada verso Dio. La prima beatitudine diče che a tali
appartiene il Regno dei cieli. A base di tutto questo il nostro autore
vede la formulazione matteana della prima beatitudine come un
commento del primo coman-damento del Decalogo.
A base di questa formulazione della prima beatitudine non si
puo mostrare che Gesu condanna il possesso come il male morale e
che predica la poverta come ideale. Egli condanna solamente
l'idoleggiare del possesso e di essere schiavi della mammona. Con
altre parole, Gesu richiede dai suoi seguaci di non idoleggiare i beni
temporali e di comportarsi con essi in modo tale che essi servano
all'uomo e non l'uomo ad essi. D'altronde, l'uomo ha ricevuto
l'incarico da Dio di assoggettare tutte le cose create al suo servizio
(cfr. Gen 1,28).

Ključne riječi

beatitudine; "poveri in spirito"; Gesu e beni temporali; atteggiamento umano verso i beni temporali

Hrčak ID:

38994

URI

https://hrcak.srce.hr/38994

Datum izdavanja:

21.6.2002.

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