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La correzione paolina della comprensione dei carismi a Corinto (l Cor 12-14)

Marinko Vidović orcid id orcid.org/0000-0003-0746-023X ; Katolički bogoslovni fakultet, Sveučilište u Splitu


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str. 252-280

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Sažetak

In quest'articolo l'autore si occupa della soluzione paolina di un
problema caldo nella comunita ecclesiale di Corinto. E' venuta in
questione l'armonia della collettivita ecclesiale, causata dal comportamento di superiorita ed inferiorita di alcuni membri nella comunita, secondo il criterio di (non)possesso dei đoni particolari dello Spirito. I Corinzi valutano massimamente le esperienze carismatiche spettacolari, in modo particolare il dono del parlare nelle lingue ed il dono della profezia, mentre Paolo, non svalutando ma correggendo la loro valutazione, allarga la prospettiva del loro sguardo ed indica l'uso corretto dei đoni dello Spirito. Egli argomenta in modo progressivo e complementare prima di confrontarsi direttamente con il problema stesso.
Nel primo passo, distinguendo le realta spirituali (pneumatika)
dai carismi (harismata), lui respinge la comprensione ridotta dei
carismi da parte dei Corinzi, che li vedono solo come dei fenomeni
str aor dinar i che impressionano. Tutte le manifestazioni carismatiche mette nel quadro della fede cristiana e stabilisce il criterio cristologico per la valutazione dell'autenticita di qualsiasi esperienza spirituale.
Ponendo i carismi nel quadro piu ampio e determinando il
criterio della loro valutazione, Paolo comincia a parlarne direttamente
come dei differenti doni dello stesso Spirito, che non sono e non
devono essere per nulla a danno dell'unita dei fedeli. A tal fine lui
riporta i due elenchi dei doni carismatici, pero non con l'intenzione di
esporli sistematicamente e complessivamente, ma della distinzione del dono stesso dalla sua manifestazione e del riconoscimento della finalita dei singoli doni. Tra l'altro, con lo stesso ordine dell'enumerazione dei đoni negli elenchi, lui corregge la sopravalutazione dei singoli đoni a Corinto e li mette nella prospettiva dell'ecclesiologia piu ampia. La propria comprensione e l'accettazione della pluralita dei carismi, lui mustra con l'immagine del corpo, mentre con la lode dell'amore cristiano specifico, relativizza massimamente qualsiasi insistenza sulle manifestazioni carismatiche. Alla fine si confronta direttamente con i due đoni che sono valutati dai Corinzi in modo particolare, determinando con l'autorita apostolica il criterio della scala dei doni spirituali: l'edificazione razionale della comunita ecclesiale (oikodome).
Nella conclusione l'autore dell'articolo constata che il discorso
paolino sui carismi sia totalmente determinato dalla situazione concreta nella comunita ecclesiale di Corinto. Confrontato con il
pericolo della sopravalutazione degli uni a danno degli altri carismi,
egli frena ma non sopprime il valore dei đoni carismatici, ma soltanto
la loro comprensione ridotta, causata dalle tendenze esclusive e dal
monopolio delle manifestazioni carismatiche. Per lui il carisma e
sempre e prima di tutto il dono di Dio, pero non in modo tale da
evitare la cooperazione umana.

Ključne riječi

Hrčak ID:

39077

URI

https://hrcak.srce.hr/39077

Datum izdavanja:

21.9.2000.

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