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LE OPINIONI DI PACIFICO VALUSSI SUI CROATI NEL BIENNIO RIVOLUZIONARIO 1848/1849

Persida Lazarević Di Giacomo ; Università degli Studi „G. d'Annunzio“, Chieti-Pescara, Pescara, Italia


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str. 351-364

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Le opinioni del giornalista friulano, Pacifico Valussi (1813-1893) sui croati, nel biennio rivoluzionario 1848/1849, rispecchiano le idee di Tommaseo e di Mazzini. I suoi punti di vista attraversano varie fasi: inizialmente Valussi si mostra critico nei confronti dei croati, in quanto facevano parte dell'esercito austriaco e combattevano
contro gli italiani, e in tal senso pubblica degli articoli sui suoi giornali (soprattutto “Fatti e Parole” e “Il Precursore”). Invita dunque i croati ad abbandonare l'esercito ed a unirsi agli italiani per combattere il nemico austriaco. Valussi, successivamente, valuta in maniera positiva il desiderio dei croati di rinunciare agli austriaci. In questa prospettiva cerca di mettere in risalto i vantaggi che ciò avrebbe comportato all'Italia: auspica, quindi, da un lato la formazione
di una “Svizzera marittima”, una specie di litorale italo-illirico fra gli italiani e gli slavi, quale anello di congiunzione tra i due mondi. Dall'altro, invece, osserva che la formazione della Slavia meridionale sarebbe una soluzione per frenare le mire della Russia sull'Occidente.
Benché in questo periodo Valussi si comporti come un risoluto anti-annessionista, mentre l'Italia sta per costituire la propria unità, Valussi cercherà di definirne i confini, mostrandosi in seguito irredentista e cercando di far prevalere le ragioni dell'annessione dell'Istria all'Italia.

Ključne riječi

Pacifico Valussi; Risorgimento; Croati, Litorale italo-illirico

Hrčak ID:

49800

URI

https://hrcak.srce.hr/49800

Datum izdavanja:

5.3.2010.

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