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Pavao Skalić e la scienza

Heda Festini


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str. 39-48

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Sažetak

Epistemon (il conoscitore) di Skalić (1534–1575) nella versione protestante (1559,Basilea) e nella versione cattolica (1571, Colonia), senza significanti differenze, nonostante le accuse per le compilazioni e il plagio, rappresenta un esemplare della filosofia della scienza rinascimentale. Le scienze sono ancora connesse alla filosofia, ma egli tentò di clasificarli differentamente alla tradizione: la vetta consiste nella teologia, però non quella che appartiene alla ragione umana (il principio averoista della verità, anche di Pomponazzi). La ragione umana raggiunge come la vetta la filosofia simbolica (l’interpretazione cabalistica e allegorica della Santa scrittura). Si riniuncio alla comprensione averoista-aristotelica delle scienze come il sapere sicuro, attraverso la magia e la cabala (Pico della Mirandola e Telesio) e si introduce il naturalismo di Telesio il quale diventa postamento della nozione scientifica galileana. La strada di Skalić, sebbene sincretica, include il primo tentativo nella ricerca della più debole versione del sapere. L’originalità di Skalić: la scienza come procedimento dimonstrativo e l’esperienza, la scienza come arte, l’abilità non è utilizzabile, ma utile (la strada di F. Bacon) per la buona vita umana. L’essenziale caratteristica di tale scienza è la probabilità.

Ključne riječi

la magia rinascimentale; la teologia; le scienze; la nozione della scienza di Skalić

Hrčak ID:

66338

URI

https://hrcak.srce.hr/66338

Datum izdavanja:

6.12.2010.

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