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SUI RESTAURI E GLI ACQUISTI DI OPERE D’ARTE NELLA CATTEDRALE DI HVAR (LESINA) DAL XVI AL XIX SECOLO

Cvito Fiskovć ; Split


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Nei vecchi archivi ecclesiastici della città dalmata di Hvar (Lesina), in particolare nellärchivio amministrativo della sua cattedrale, sono conservati i volumi monoscritti sui lavori di costruzione della stessa, che l’autore dell’articolo ha già pubblicato nel suo libro »La cattedrale di Hvar« nel 1978. Altri autori hanno ugualmente scritto sui dipinti e le opere d’arte di questa chiesa.
L’autore di questo articolo esaminando il materiale d’archivio sulla costruzione della chiesa, che ha pubblicato, ha raccolto molte ricevute, conti per l’acquisto di opere d’arte minori, di oggetti d’artigianatoartistico per la cattedrale e anche per il restauro di tali oggetti, arredi, opere d’arte in metallo, paramenti sacri, organi, vetri ecc., ciò per il periodo che va dal XVI al XIX secolo. Da queste ricevute e conti, accanto all’oggetto e all’opera restaurata, sono riportati anche la data del restauro e il nome del maestro che lo eseguì, nonchè il costo o la spesa di riparazione o il luogo d’acquisto.
Per questi lavori di restauro di oggetti d’arte la cattedrale raccolse indirettamente e nel corso del tempo, in base alle sue esigenze, maestri intagliatori, orefici, fabbri, sarti, pittori su cera, pittori, rilegatori di libri, vetrai e riparatori di organi. Erano per la maggior parte maestri locali, originari di Hvar o qui trasferitisi come artigiani. Giunsero a Hvar da Dubrovnik, Trogir, Split, Korčula, Stari Grad (sull’isola di Hvar), ma anche dalle città più lontane di Rijeka e Trieste, da città italiane, da Venezia, dalle Puglie e alcuni da Kneja sull’isola di Creta, dalle Fiandre e dalla Spagna.
Numerosi furono coloro che collaborarono a questi restauri e acquisti, e appartenenti ad ogni classe sociale, innanzitutto e conformemente al dovere sacerdoti, tra i quali si sceglievano i tesorieri e i procuratori, poi nobili, tra i quali anche i noti letterati croati Hanibal Lucić e Marin Gazarović, infine popolani, marinai e ufficiali delle galie veneziane e militari del forte cittadino, nobildonne e pinzochere, mercanti di varie merci.
Questo articolo è, dunque, oltre al resto anche un contributo alla conservazione di oggetti d’arte religiosa dal XVI al XIX secolo a Hvar, e con ciò fino ad un certo punto dà un’idea di questo problema anche nel resto della Dalmazia nel corso di alcuni secoli.

Ključne riječi

Hrčak ID:

141083

URI

https://hrcak.srce.hr/141083

Datum izdavanja:

1.2.1991.

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