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Ivan Bošković


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Visitatio Regulariu(m) Viroru(m) Ordinis
S(anc)ti Conuentualiu(m)
Spalaten(sium)
Die Veneris, 17. mensis Januarij 1625.
D(omi)nus Laurentius Aiardus Primicerius et unus ex cooperatoribus Visitationis de m(anda)to Ill(ustrissi)mi ac R(everendissi)mi D(omi)ni Visitatoris accessit ad Monasteriu(m) Francisci de Spalato, ibiq(ue) aduocatis infrascriptis fratribus examinandis, primo Constitutus coram et cetera Frater Stephanus Barticeuich de insula Issae Conuersus non professus annorum quadraginta circiter, et in habitu relligionis annu(m) circlter. Int(errogatu)s de causa non emissionis professionis. R(espondi)t: Io non ui sò dir la causa p(er)che non mi habbino fatto far la professione et io desiderarei che il mio superiore me la facesse fare. de eius off(ici)o R(espondi)t: Io ho molti officij p(er)che hora cucino, hora attendo all'horto, hora uado alle Cerche. Dico il rosario et altre orationi in luoco delli officij che i relligiosi dicono. E mi confesso spesso dal padre Guardiano et altri che occorrono alla giornata. Si serrano le porte del Conuento da un laico, il qual porta poi la chiaue al padre Guardiano, ne so che alcuno sia uscito fuori del conuento di notte ne introdotta alcuna donna dentro, fuori che nel claustro, doue ui entrano le donne p(er) dar l'aqua santa alli loro morti essenduoi le loro se 1ture ne ui e iui la clausura. Ne altro ui sò li?e. Et cetera.
Frater Ventura Fustich de Spalato Conuersus annorum quinquaginta et in habitu religionis annis quadraginta duobus emisit professionem quatuor annis post acceptionem habitus. Int(e atu)s de eius off(ici)o et exercitijs. mio è di ettender alla Cucina, dico però in luoco del Matutino et altre hore le mie orationi che sono in obligo, e mi confesso ogni prima dominica del mese el tutte le Madonne, dal padre fra Barnichio / ! / da Cherso. Li altri padri ancora celebrano ogni giorno uano alii diuini officij, non si esce da alcuno dal conuento la notte, serrandosi la porta dal Conuerso e prezentandosi la chiaue al padre Guardiano, ne ui e stata introdotta alcuna donna nel conuento, sebene nel claustro ui entrano essendo li le sepulture delli loro morti et li danno l'aqua santa. Non ui è alcuno che sia scandaloso ne di mala uita, ma si uiue in commune nel refettorio legendosi qualche letione sacra nel te(m)po della tauola benedicendosi et rendendo ne le gratie. Il padre guardiano tratta ogni uno bene et Et non ui sò dir altro.
Frater Leonardus Rinaldis de Veglia clericus nouitius annoru(m) decem et nouem et in habitu relligionis annis decem, non emisit adhuc professionem nec fuit in nouitiatu formali, sed transmissus fuit a nouitiatu chersensi ad hun Conuentum, in quo nul. lu(m) exercitiu(m) spirituale exercet, sed inseruit Ecclesiae inseruiendo sacris et interessendo officijs diuinis. De causa protrahendi professionem et non exercendi nouitratu(m). R(espondi)t: Io non ui sò dir p(er)che non mi fanno far il nouitiato, ma il padre Prouinciale mi uoleua far fare la professione essendo in Veglia ma non potei farlo p(er) esser allora io stato amalato. Int(errogatu)s de eius exercitijs. Il mio essercitio e di seruir le messe, andar alii diuini officij, accomodar il reffettorio et scopar quello, si come io lo fò. Io mi confesso ogni quindici giorni dal padre frà Bernich. Io non imparo la grammatica p(er) non esser chi ci insegni, ma imparo bene a Cantar e sonar. Il Padre Guardiano tratta ogni uno ugualm(en)te uiuendosi in commune, et si osserua e custodisce la clausura serrandosi dal Conuerso frà Fran(ces)co subito sonata l'aue Maria et portandosi la chiaue al padre Guardiano. Ne sö che alcuno habbi dato alcun scandalo, ne ui sò dir altro.
Frater Franciscus Simunich de Sibenico clericus professus et in ordine Subdiaconatus constitutus anno. ru(m) uiginti duoru(m) et in habitu relligionis nouem annis, emisit professionem tempore debito. Int(errogatu)s de eius off(ici)o. L'officio mio e di Sacrista et uado alli officij diuini quotidianam(en)te si notturni come diurm, come fanno anco li altri padri; mi confesso ordinari. am(en)te ogni quindici giorni dal padre frà Bernich et anco le feste della Madonna et altre solennità maggiori frà l'anno sicome le nostre Constitutioni ordinano. Si osseruano bene le regole del nostro ordine rendendo ogni uno la debita obedientia al Superiore, et uiuendo uita communa, et non so che alcuno sia di mala uita ò scandaloso; si serrano le porte del Conuento da me come Sacrista et le porto al padre Guardiano, ne mai sò che alcuno sia uscita fuori dal Conuento la notte, ne introdottaui dentro donne, sebene nel claustro ui entrano, non essendo quello clausara p(er) essere iui le sepolture de loro morti quali uengono à dargli l'aqua santa.
Frater Bernardus Milanese de Cherso Sacerdos annoru(m) quadraginta trium et in habitu relligionis triginta circiter annis, emisit professionem tempore debito nunquam habitu(m) dimisit.
De eius off(ici)o et (cetera). R(espondi)t: Io sono qui di famiglia ne ho alcun carico particolare, solo di far obedienza al mio superiore con dir messe et andar alli Diuini officij: deuono essere qui di famiglia in tutto sette ma hora siamo sei essendo uno delli frati absente p(er) la Malatia; Io non ui so dir che entrate habbi questo conuento, essendo solo un mese che io mi ritrouo qui di famiglia, ne meno sò se ui siamo oblighi nella chiesa p(er) l'istesso rispetto che sono fresco di famiglia. Le entrate uengono administrate dal padre Guardiano, et p(er) quanto ho inteso si rendono i conti da esso alli padri del Conuento ogni mese ma p(er) esser io ancor nouello non le sò dir altro. Il padre Guar diano non usa partialità alcuna ma gouerna bene il Monasterio, et si uiue commune, mangiandosi in refettorio con leggersi la scrittura sacra mentre si mangia tutti sono obedienti al superiore et si custodisce bene la clausura serrandosi al porta dal Sacrista e portandosi la chiaue al padre Guardiano, ne sò che alcuno sij uscito fuori del Conuento, ne sia introdotta donna alcuna in esso. Ma solo le donne entrano nel claustro, qual non è clausura, doue sono le sepolture delfi loro morti, et uengono à dargli l'aqua santa. Ne sò che alcuno sia di mala uita, ne scandaloso et ita.
R(everen)dus Pater frater Ioannes Lucacich de Sibenico Guardianus p(raedic)ti Conuentus annorum quadraginta et in habitu relligionis uiginti nouem circiter annis, emisit professionem tempore debito nunqua(m) habitu(m) dimisit. Int(errogatu)s de eius off(icio) et (cetera). R(espondi)t: Io sono qui p(er) guardiano sono gia cinque anni in circa essendo confermato dal deffinition del Capitolo. Siamo qui di famiglia p(er) ordinario otto, sebene p(er) hora si ritrouamo al numero di sei, non essendo ancora comparsi li due, uno p(er) la malatia, l'altro p(er) li tempi inuernali. L'entrata del Conuento puo hauer un anno con l'altro p(er) doicento ducatti in circa, quali consistono in alcuni fitti e liuelli, di case e in uini e biade che da alcuni terreni si cauano, in oltre si raduna con industria e spese grande qualche limosina, in modo che si uiue al meglio che si può.
Queste entrate sono amministrate dalli Guardiani, quali rendono li loro conti di mese in mese alti padri del Conuento, et al fin dell'anno al Prouinciale sicome ho fatto io. Si osserua il uoto della obedienta bene, non hauendo io occasione di dolermene di niuno celebrandosi ogni giorno, et officiandosi il choro con assiduità; non ui è proprietà facendosi la rissegna nel deposito, come anco non ui è alcuno di mala uita ne scandaloso. Qui non è il Nouitiato ne è ui uso di far la colpa li sabbati come si costuma in altre prouincie, sia bene si fa far la colpa in publico refettorio mentre si sono communicati li giouani. La clausura si custodisce, serrandosi la porta dal sacrista e portandosi la chiaue a me, ne sò che alcuno sia uscito di notte dal conuento, ne meno introdottaui donna alcuna; sono che nel claustro,qual non è clausura, ui uengono delle donne à dar l'aqua santa alli loro morti essendoui le loro sepolture. Ne ui so dir altro.
Visite e Collegi, Archivio di Propaganda Fide, Roma, vol. 2., str. 859.—862.
11.
Die 25. Martij 1629
Conuocato, ac legitime congregato ad(modu)m R(everen)do Metropolitanae Spalatens(is) in Sacrario eiusdem Ecc(lesi)ae praemisso Campanae sonitu, pro ut fieri consueuit, actum fuit de rebus inferius anotatis. Cui quidem Cap(itu)lo interfuerunt ad(modu)m R(everendi) Pres(byteri)
D. Hieronymus Allegretti Archidiac(onu)s D. Rinaldus Rinaldi te)r
D. Dominicus Migdoleus
cu)s
D. Diocletianus Cippisuc Decanus.
D. Natalis Anigonius Can(onicu)s
D. Petrus
D. Gergius De Caris Can(onicu)s
D. Nicolaus Gaud(entiu)s qui tu(m) /?/ dixit se dolore quodam corripi, ideoq(ue) petita uenia discessit, suumq(ue) uotum dedit ad(mod)o R(everen)do D(omino) Georgio de Caris.
D. Marinus Driuodiglich, ut retulit P(res)b(yte)r Nicolich, cum aegrotaret, dedit suum uotum R(everendo) D(ommo) Georgio Matteglieuich.
D. Georgius Matteglieuich Can(onicu)s D. Andreas Reggius Can(onicu)s
D. Gregonius Vessanouich Can(onicu)s
D. Matthias Gaud(entiu)s Can(onicu)s, qui dixit se nolle ballottare, neque illis impensiam subiace-
D. Christophorus Papalis Can(onicu)s
D. Hieronymus Vucouich Can(onicu)s
Et inuocato Sp(irit)us Sancti Numine innotuit qualiter R(everendus) D(ominus) F(rater) Ioannes LuccaCich Guardianus Conuentus S(anc)ti Francisci, et Magister Musices supradictae Ecc(lesi)ae altercatus sit di(ei) 23. d(ic)ti mensis cum R(everen)do Pre(s) Fran(cis)co Nicolich Sacrarum rerum Custode in Choro supradictae Ex cuius alterc(ati)one R(everen)dum Cap(itu)lum cum uideatur laesum posita pars fuit an recurrendum sit ad Archie(pisco)pum Pre(sbyterum) nostrum, ut auctoritate sua inquirat, an R(everen)dum fuerit iniuriose tractatum.
Ouae pars ballottata fuit, et remansit omnibus suffragijs approbata, eiusq(ue) executio iniuncta fuit R(everendo) D(omino) Christophori Papali Procuratori, Et sic fuit absolutum.
Archivivm Capitvli Cathedralis Spalatensis (dalje ACS), sv. 5., list 121.'—122.
111.
Die ult(im)a Martij 1629.
Conuocato, ac legitime congregato ad(modu)m R(everen)do Cap(itu)lo Ecc(lesi)ae Metropolitanae Spalatens(is) in Sacrario eiusdem Ecc(lesi)ae dato companae signo, ut solet fieri, actum fuit de rebus Infrascriptis. Interfuerunt aut(em) huic Cap(itu)lo R(everendi) Patres et Can(oni)ci.
D. Diocletianus Cippicus Decanus
D. Natalis Arigonius
D. Georgius De Caris dedit suum uotum R(everendo) D(omino) Gaud(enti)o
D. Nicolaus Gaud(entiu)s
D. Marinus Driuodiglich cum aegrotaret dedit suum uotum R(everen)do Georgio Matteglieuich
D. Georgius Matteglieuich
D. Andreas Reggius
D. Gregorius Vessanouich, qui et abstinuit a ballot(tatio)ne
D. Christophorus de Papalibus
D. Hieronymus Vucouich
D. Hieronymus Vessanaeus
Et inuocata Sancti gratia, R(everen)dus D(ominus) Hieronymus Vessanaeus genuflexus coram Crucifixo emissit Fidei professionem. Deinde R(everen)dus Christophorus Papalis alter ex Procuratoribus, cui commissum fuerat à R(everendis) Patribus in proximo, ut procederet contra R(everen)dum Patrem F(ratrem) Ioannem Luccacich Guardianum S(anc)ti Francisci, eo quod ipsum R(everen)dum Cap(i tu)lum uereba(tu)r se iniuriose tractatum à d(ic)to R(everen)do D(omino) F(ratre) Ioanne Guardiano in quadam alterc(ati)one facta per illum cum R(everendo) Presbitero Fran(cis)co Nicolich Sacrarum rerum Custode in Choro Ecc(lespae Metropolitanae S(anc)ti Domnij proferens le D(omini) Arciepi(scopi) n(omi)ne praedicti R(everen)di Guardiam in satisfactionem ipsius R(everendi) Cap(itu)li, et posuit p(ar)tem an R(everen)dum Cap(itu)lum existimet sibi plane satisfactum cum illa scriptura in cui satisfactionem prolata a supradicto R(everen)do D(omino) F(ratre) Ioanne, quae pars remansit imballottata. ACS, isto, list 122.—122.'
Die 4. Feb(ruarij) 1631.
Conuocatum, ac legitime congregatum fuit ad(modu)m R(everen)dum Cap(itu)lum Ecc(lesi)ae Metrop(olitan)ae Spalat(ens1S) in Sacrario eiusdem ecc(lesi)ae praemisso campanae signo, ut moris est, ad
agendum, et deliberandum, ut infrà. Huic autem Cap(itu)lo interfuerunt
Ad(modu)m R. D. Hier(onymu)s Allegretti Archid(iaconu)s
Ad(modu)m R. D. Rinaldus Rinaldi Can(onicu)s et
R. D. Diocletianus Can(oni)cus Decanus. R. D. Georgius De Caris Can(onicu)s
R. D. Nicolaus Gaud(entiu)s Can(onicu)s R. D. Georgius Matteglieuich Can(onicu)s
R. D. Gregorius Vessanaeus Can(onicu)s R. D. Andreas Regius Can(onicu)s
R. D. Christophorus Papalis Can(onicu)s
R. D. Hier(onymu)s Vuchauich /!?/
R. D. Hier(onymu)s Vessanaeus Can(onicu)s R. D. Nicolaus Halueuich Can(onicu)s
Quibus omnibus R(everen)dis Patribus assidentibus exposuit R(everendus) D(ominus) Gregorius Vessanaeus Anni proxime elapsi Procurator, qualiter R(everen)dus Pater Guardianus Conuentus S(anc)ti Francisci extra muros huius Ciuitatis existentis, magister Musicae, et Capellae huius Metropolitanae, à se requisiuit mercedem, siuè salarium sibi iurè debitum ad perfectam, et absolutam solutionem sibi nondum factam pro quatuor mensibus Bater roximè elapsis; Quo temporis spatio cum idem Guardianus abfuisset Spalato, neq(ue) ullam huic Ecc(lesi)ae seruitutem praestitisset, petijt ipsemet R(everendus) D(ominus) Vessanaeus à R(everen)dis Patribus, et Canonicis, utrum eidem Patri Guardiano soluenda sit merces pro tali tempore, quo huic Ecc(lesi)ae non inseruimt.
Cum autem ipsis R(everen)dis Patribus, et Canonicis innotuisset ipsum R(everen)dum Patrem Magistrum Musices discessisse Spalato, et ab hac Ecc(lesi)a de licentia, et cum bona gratia suae Dominationis Ill(ustrissi)mae et R(everendissi)mae, annuerunt omnes, et uiuae uocis oraculo decreuerunt ei soluendam esse Mercedem, data oppurtunitate, et facultate soluendi. Quibus ita decretis, fuit dimissum.
ACS, isto, list 130.—130.'Anna Fran(ces)ca fig(liuo)la del Sig(no)r Nicolò Semitecolo Alfier, et di sua Consorte Gierolima fu battezata da Me Frà Giovanni dà Sebenico Magestro di Musica. Compari furono l'Ill (ustrissi) mo Sfig(no)r Benetto Pasqaligo, et Sig(no)ra Marieta sua Consorte.
Matice krštenih, Historijski arhiv Split, knjiga 11., list. 265.

Ključne riječi

Hrčak ID:

238551

URI

https://hrcak.srce.hr/238551

Datum izdavanja:

2.7.1977.

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Posjeta: 1.058 *