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Izvorni znanstveni članak

La croce reliquiario del convento francescano di Ragusa

Nikola Jakšić ; Odjel za povijest umjetnosti Sveučilišta u Zadru


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str. 109-118

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Sažetak

Nella collezione delle opere d’arte del convento francescano di Ragusa vi è anche una croce argentea tardogotica che custodisce una scheggia della Sacra Croce. La preziosa reliquia, inserita in una stauroteca vitrea, è collocata all’interno dei rinforzi metallici della teca al centro della croce, nel punto in cui si intersecano le due aste. Queste ultime, collegate mediante una cornice in argento disposta lungo i loro margini, terminano con la tipica forma gotica pentalobata. Il nodo della croce presenta una modanatura costituita da due piani sovrapposti. Su apposite mensole sono ubicate le statue a tutto tondo raffiguranti la Madonna e San Giovanni Evangelista. Sul retro del manufatto vi è una statuina di San Francesco. Il Cristo crocefisso è fissato su delle aste realizzate in lamiere sbalzate; forma e apparato decorativo di queste lamiere dimostrano che furono eseguite in un periodo più tardo rispetto alla croce reliquiario. Si tratta, con ogni probabilità, di un intervento posteriore al 1667, anno in cui un forte terremoto distrusse la Ragusa medievale ed evidentemente danneggiò anche il manufatto in questione. Lo scrivente ipotizza che le aste della croce originaria fossero realizzate in cristallo di rocca, come la stauroteca in essa racchiusa che mantenne la sua forma originaria. L’ispirazione per l’esecuzione della croce, con ogni probabilità, fu tratta direttamente da un gruppo di manufatti analoghi a Venezia in cui spicca l’esemplare della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Quest’ultimo fu custodito nella celebre Sala dell’Albero (o della Croce), i cui muri recavano i pregiati olii su tela di Gentile Bellini, di Vittore Carpaccio e di Lazzaro Bastiani raffiguranti i principali eventi concernenti la croce stessa.
L’esemplare di Ragusa può essere messo in relazione con un documento del 1440. I francescani, infatti, commissionarono una croce d’argento all’orefice Johannes da Basilea che in quel periodo era recluso nelle carceri ragusee a causa dei debiti contratti (l’autore riporta la trascrizione del documento in questione nella nota 18). Si sa che l’artigiano Johannes per un periodo fu attivo a Venezia e poi si trasferì a Cattaro e da lì a Ragusa. Sulla base delle fonti storiche sappiamo che quest’ultimo a Cattaro era considerato un eccellente maestro orafo.
Già da tempo, C. Fisković aveva attribuito la croce proprio a Johannes da Basilea, proposta ulteriormente avvalorata dalla ricostruzione dell’aspetto originario del manufatto riportata nel presente contributo. La croce di Ragusa, difatti, non è un’opera legata alla tradizione orafa ragusea, ma piuttosto è realizzata attingendo dall’esperienza veneziana che Johannes di Basilea conobbe durante il suo soggiorno nella città lagunare.
La croce dei francescani di Ragusa, dunque, è una creazione ispirata al prototipo veneziano e, al momento, costituisce l’unico esemplare noto di questo genere al di fuori di Venezia e del Veneto.

Ključne riječi

Crocefissione; il reliquiario di Santa Croce; il monastero francescano di Ragusa; cristallo di rocca; Johannes da Basilea

Hrčak ID:

102712

URI

https://hrcak.srce.hr/102712

Datum izdavanja:

10.12.2012.

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