Original scientific paper
SUĆIDAR A SPALATO, RICERCHE ARCHEOLOGICHE E ONOMASTICHE
Tomislav Marasović
; Sveučilište u Splitu
Marina Marasović-Alujević
; Filozofski fakultet Sveučilišta u Splitu
Abstract
Il sito archeologico Sućidar a Spalato è stato sottoposto a ricerche archeologichenel 1950-1951, ma salvo alcuni disegni e brevi informazioni, i risultati non vennero pubblicati. Msgr. Francesco Bulić ha lasciato una breve nota e lo schizzo della chiesetta in quel sito con l’intento di intraprendere delle ricerche. Sućidar è uno dei tanti toponimi formati nell’alto medio evo a Spalato sulla base dell’aghionimo croato, preceduto dal prefisso dalmato sut. L’aghionimo è documentato nelle fonti storiche nella forma ipocoristica Scider o Syder. Forme simili si trovano in alcuni altri luoghi dell’Adriatico croato. Isidoro è un nome teoforico, apparso già nell’epoca antica col significato “il dono di Iside.” Il nome era portato da alcuni personaggi importanti dell’epoca paleocristiana ed altomedievale, tra i quali anche Isidoro, arcivescovo di Sevilla (cca 560-636) in seguito canonizzato. La chiesa cristiana celebra parecchi santi dello stesso nome, tra i quali il vescovo e martire di Antiochia, vescovo di Nitria, Sant’Isidoro di Pelusia, vescovo di Chio e martire di Cordoba. Prima delle ricerche del 1950 sul sito sporgevano soltanto due stipiti della porta, tra i quali giaceva l’architrave con tre elegantissime croci incise. Con degli scavi intrapresi fu scoperta la parte del muro occidentale, il muro meridionale nell’intera lunghezza, e una parte del muro orientale con l’abside semicircolare. Nelle ricerche della zona circostante furono trovati parecchi elementi architettonici
e liturgici come p.e. la soglia, rifatta da una colonna romana, i frammenti della mensa d’altare e due acroteri. La scoperta più importante riguarda il frammento di un timpano appartenete alla pergola, decorato dalle volute e una treccia in basso rilievo. Malgrado i resti modesti, si è realizzata la ricostruzione virtuale dell’aspeto originale della chiesa di San Isidoro, la quale apparteneva ad un tipo degli edifici preromanici, caratterizzati da esterno liscio e semplice e da interno divisio inmdue campate e le mura articolate dalle nicchie. Nella Dalmazia dell’ alto medio evo sono evidenziate una decina di chiese dello stesso tipo, tra le quali quella di Spalato è la più antica. La datazione della chiesa si basa sulle analogie degli esempi simili provenienti da Traù e Bijaći, grazie ai quali è possibile, anche per San Isidoro di Spalato, stabilire l’epoca della costruzione tra la metà e la fine del IX secolo. I contributo termina con un riassunto dello sviluppo del sito archeologico, nel quale alla fase più antica appartiene un edifico di funzione non identificata e una chiesa preromanica. Già nel XVII secolo la chiesa perse il culto andando in rovina. Qualche decennio
dopo la scoperta, i resti sparirono completamente durante l’edificazione del quartiere urbano il quale prese il nome dalla chiesa preesistente.
Keywords
Hrčak ID:
109684
URI
Publication date:
15.8.2008.
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