Original scientific paper
NUOVI CONTRIBUTI SUGLI ALTARI E LA SCULTURA DEL XVIII SECOLO IN DALMAZIA
Radoslav Tomić
; Institute of Art History
Abstract
Fondondosi sui documenti archivistici e sulle opere conservatesi l’autore cerca di ampliare le conoscenze sull’attività dello scultore veneziano Francesco Cabianca (ca. 1665–1737) u Cattaro, dove era giunto con numerosi collaboratori e aiuti. Tra essi si distingue in modo particolare Tomaso-Maffio Torresini, membro di una famiglia veneziana di architetti, che poté essere impegnato per realizzare architetture d’altare. Cabianca è autore di tutti i rilievi con le scene dalla vita di S. Trifone nel tesoro della cattedrale, dei rilievi e delle statue monumentali di santi e angeli sull’altare maggiore nella chiesa di S. Giuseppe, mentre gli aiuti lavorarono alla realizzazione della plastica decorativa e delle statue minori.
L’autore accerta modelli e prototipi per l’architettura del tesoro e per la tipologia degli altari, amplia il catalogo delle opere realizzate a Cattaro dal Cabianca e dalla sua bottega con gli altari di S. Antonio da Padova e di S. Francesco de Paoli nella chiesa di S. Clara a Cattaro, con le statue di angeli sull’altare di S. Antonio da Padova e coCabianca si attribuisce anche la scultura sullältare del Santissimo Sacramento nella cattedrale zaratina, eretto nel 1719 da Antonio Viviani.
Nella seconda parte l’autore attribuisce allo scultore Alvise Tagliapietra (1670-1747) la statua in marmo di S. Antonio da Padova nella chiesa di S. Ignazio di Loyola sull’isola di Žverinac nell’arcipelago zaratino. L’isola era proprietà della nobile famiglia Fanfogna che vi eresse una villa e la chiesa per la quale ordinò la statua al tempo in cui il Tagliapietra era impegnato alla realizzazione delle statue monumentali dei santi protettori zaratini nella chiesa di S. Grisogono.
Tratta, infine, anche l’altare della Madonna di Škrpjel nel santuario omonimo sull’isola di fronte a Perasto. Analizza il desegno dell’altare conservato nel museo della chiesa, sull’isola: avanza l’ipotesi che il disegno sia stato fatto a Venezia e inviato a Genova, dove in base ad esso gli scultori Antonio e Gerolamo Cepellano nel 1796 realizzarono l’altare che fu trasportato a Perasto via nave. L’alture fu creato imitando in parte l’antica ara sacrificale nella stessa chiesa, realizzata a Venezia nel 1720, e oggi si conserva nella chiesa parrocchiale a Gornja Lastva presso Tivat. L’altare della Madonna di Škrpjel servi da modello anche per l’altare maggiore nella chiesa a Donji Stoliv presso Perasto innalzato nel 1784, e per l’ara nella chiesa del santissimo Sacramento a Kućište fatta ricostruire dai membri della famiglia Lazarović nel 1752.
Keywords
Hrčak ID:
145635
URI
Publication date:
3.7.2000.
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