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PER FRANCESCO ZUGNO

Grgo Gamulin ; Split


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Abstract

La fotografia di questa piccola pala d’altare con la »Madonna di Carmine e Santi« (Krk, Duomo) si trova nella mia busta da tempo: da quando la vidi nel Cabinetto di restauri a Zagreb. Ho aspettato tanti anni con la speranza che Francesco Zugno, questo »conformista tiepolesco« – come una volta scrisse R. Pallucchini – attirerà l’interese di qualche studioso d’arte veneziana del Settecento. Per una datazione più esatta del nostro dipinto, sulla cui ascrizione a Zugno non dubitavo mai, ci occorerebbe una più profonda orientazione entro la sua opera; ma questa orientazione la critica non ha realizzato ancora. La nostra proposta perciò avrà soltanto il carattere di una semplice segnalazione.
Nel Cabinetto di restauri a Zagreb la piccola pala arrivò molto dannegiata. Il restauratore I. Lončarić fece quello che poteva, ma le lesioni molto gravi si vedono anche sulle fotografie.
Con un colorito raffinato ma in un certo senso sempre tiepolesco, Zugno dipinse una composizione convenzionale alzando la Madonna con il Bambino su uno alto postamento. S. Niccolò di Bari, S. Francesco e s. Appolonia (?) sono disposti attorno il postamento. I colori sono chiarianzi un po’ slavati: il manto di S. Nicolò e in giallo dorato, le vesti della Madonna sono rosse e blù, ma in tonalità pallide, cosicchè il dipinto dimostra una coerenza davvero incontestabile nel senso della raffinata e forse anche leziosa sentimentalità settecentesca.
Quanto alla datazione sarebbe opportuno proporre un tempo seriore, verso il settimo decennio. Naturalmente, i vari punti dUappoggio si potrebbero trovare anche prima, verso il 1750; per esempio, le palpebre chiuse della Madona e del Bambino s’ incontrano sulla pala con la »Vergine in Gloria e s. Giovanni« in S. Giovanni in Xenodochia (Cividale), verso il 1750; ma è anche vero che quesi tutte le caratteristiche di questo tipico epigono si possono incontrare nei vari periodi della sua lunga attività. Eppure, qualche cosa ci induce al pensiero che si tratta davvero di un’ opera tarda. Sappiamo da Mariette che Zugno »teneva bottega«, e proprio la figura di s. Appolonia non ci pare bene articolata ne disegnata. Le pieghe che partono dal ginocchio destro sono troppo schematiche e non concordano con la maniere e con il valore di questo pittore. Molto migliori sono le figure dei santi, benchè la posa di s. Francesco inginocchiato non risulta troppo chiara. Il migliore particolare della pala è forse la figura di s. Niccolò, sul viso di cui troviamo anche quella »ricerca fisionomica« che talvolta preoccupava il nostro pittore.

Keywords

Hrčak ID:

151147

URI

https://hrcak.srce.hr/151147

Publication date:

5.7.1971.

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