Studia Polensia, Vol. 7 No. 1, 2018.
Short communication, Note
https://doi.org/10.32728/studpol/2018.07.01.04
MOMENTI DI PRESENZA ITALIANA A COSTANTINOPOLI—ISTANBUL
Nevin Özkan
orcid.org/0000-0003-2550-1787
; University of Ankara, Turkey
Abstract
La città fondata dall’Imperatore Costantino nel quarto secolo è
ricca di presenza italiana dai tempi remoti fino a oggi. Questa presenza,
avvertita non solo nel campo della storia, ma anche in quello dell’arte e
della cultura, si rispecchia in diversi modi nella città sorta — come Roma
— su sette colli. Volendo partire dal passato bizantino, si menzionerà la
torre di Galata, costruzione che ancor’oggi domina la città bassa oltre il
Corno d’oro e che conserva numerose memorie culturali e rimandi che
rievocano l’Italia. Se si va al periodo della conquista di Costantinopoli,
da parte di Fatih Mehmet (Maometto Secondo), è doveroso ricordare il
quartiere di Pera, dove abitavano il bailo veneto e numerose famiglie di
stessa provenienza. Pera fu nel Sei e Settecento la scena della formazione
di una scuola di lingue per interpreti (secondo un modello ottomano
già esistente), quindi si assistette a una concezione modernissima e
importante di presenza di culture diverse. Verso il tardo Settecento e per
tutto l’Ottocento Costantinopoli—Istanbul fu la meta di varie categorie
di viaggiatori, tra cui missionari, uomini d’affari, turisti e scrittori come
Gustave Flaubert, Pierre Loti, Edmondo de Amicis e nel Novecento Corrado
Alvaro e Giuseppe Antonio Borgese, che ne hanno dato testimonianza
scritta nelle loro opere. Inoltre, gli Italiani hanno lasciato la loro impronta
indelebile attraverso le opere di architetti tra i quali Raimondo D’Aronco e
pittori quali Fausto Zonaro, ammirati nella ex-capitale ottomana e stimati
nella Turchia odierna.
Nella città di Costantinopoli—Istanbul si può tracciare, fin dal
Medioevo, una presenza stabile di artisti italiani, che tutt’ora continua
a persistere. L’attuale rappresentante è, senz’altro, il regista e scrittore
Ferzan Özpetek, nato e cresciuto a Istanbul, che si definisce italiano e
che costituisce un trait d’union tra le due culture con i suoi film, che non
mancano di originalità e multiculturalità.
Keywords
Istanbul; Edmondo de Amicis; Corrado Alvaro; Fausto Zonaro;
Hrčak ID:
216330
URI
Publication date:
29.1.2019.
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