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https://doi.org/10.32728/studpol/2017.06.01.03

Il diritto di autodeterminazione dei popoli nel contesto internazionale e della dissoluzione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia

Bartul Marušić ; Hrvatski plemićki zbor, Zagreb


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str. 49-97

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str. 98-99

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str. 97-98

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Sažetak

Il diritto di autodeterminazione dei popoli è uno dei termini più
discussi del diritto internazionale pubblico. Inoltre, questo termine non
è soltanto giuridico, ma anche filosofico, politico, sociologico e lega a sé
varie polemiche e ripercussioni. È per questo che l’approccio all’analisi
del termine dev’essere dettagliato, graduale ed interdisciplinare affinché si
possano osservare i vari aspetti del termine che portano alla risposta del
quesito se l’autodeterminazione nazionale è un principio o un diritto e
relativo a chi, se è un diritto jus cogens de facto e de iure o se è condizionato
e limitato da altre norme del diritto internazionale contemporaneo. Qui
si parla in primis del divieto cogente di lesione dell’integrità territoriale
e della pace internazionale e della stabilità proclamati persino nella
Dichiarazione delle Nazioni Unite. Il tutto suppone l’osservazione del
principio uti possidetis, delle sue radici e dell’obbligo d’implementazione,
come anche della secessione, conseguenza più frequente della realizzazione
affermativa del diritto di autodeterminazione dei popoli. Inoltre, ciò è
relativo al fenomeno della dissoluzione degli stati, soprattutto federali, per i
quali è doveroso analizzare la presenza di distinzioni materiali riguardanti
la secessione, la quale di per sé non è esplicitamente né opzionale né vietata.
L’autore interpreta i relativi fenomeni e termini per mezzo del caso a noi
più vicino e più familiare, la dissoluzione dell’ex Jugoslavia, la quale è
stata un precedente moderno per gli stati federali, e che ha ripercussioni
anche nei casi attuali dell’Ucraina e della Catalonia in Spagna. Con lo
scopo di cristalizzare il legame fra il diritto, la politica e i vari interessi,
si parla anche della costitutività dei popoli, delle minoranze e dei loro
diritti in base ai molti documenti e alle opinioni degli analitici, ed infine
della creazione e del riconoscimento di uno stato, per i quali nemmeno
prevale un consenso se si tratta di un atto costituente o declaratorio da
parte di terzi e della comunità internazionale. Al fine di evitare degli esiti
catastrofici, ossia l’interiorizzazione dello “status quo” a livello giuridico,
è opportuno discutere in maniera aperta per precisare la problematica
legislativa ed evidenziare gli interessi contrari allo spirito delle Nazione
Unite o semplicemente giustificatamente opposti.

Ključne riječi

il diritto di autodeterminazione dei popoli; la dissoluzione della RSFJ; uti possidetis e la secessione; filosofia politica

Hrčak ID:

198583

URI

https://hrcak.srce.hr/198583

Datum izdavanja:

28.3.2018.

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