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NOTE SU ALCUNE FONTI DELLA STORIA CROATA DEL SECOLO XI (CON SPECIALE RIGUARDO A OSSERO)

Lujo Margetić


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str. 111-135

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L’autore analizza le notizie riguardanti Gaudenzio, vescovo di Ossero, dalle quali risulta che intorno l’anno 1041 questa città riconosceva la sovranità dello Stato croato e collega a quest’analisi la discussione del rapporto del noto scrittore bizantino Checaumen sul toparca Dobronja (anni trenta del secolo XI). Siccome per Checaumen il titolo di toparca è riservato esclusivamente ai regnanti di terre vicine a Bisanzio e a questi collegate, e siccome parlando di Dobronja egli menziona Zara e Spalato, risulta che Dobronja era un re croato molto probabilmente appartenente al ramo secondario della famiglia reale dei Trpimir. Forse si tratta di Goislav, fratello di Cressimero III.
L’autore analizza inoltre l’iscrizione dell’arcivescovo spalatino Paolo e dimostra che nella stele eretta dall’arcivescovo si menzionano probabilmente i tumulti di Spalato causati dalla lotta contro i bogomili nella terza decade del secolo XI. L’analisi del noto documento del bano »S.« dell’anno 1042—1044 conduce l’autore alla conclusione che questo bano era il futuro re Stefano, figlio di Cressimero III arrivato al potere con l’aiuto di Bisanzio allontanando Goislav—Dobronja. Bisanzio gli concesse una posizione influente nella Dalmazia bizantina.Il figlio di Stefano. Pietro Cressimero IV si era temporaneamente unito al papa che gli riconosceva il potere nel regnum Croatiae et Dalmatiae, ma come suo vassallo. Il noto evangelistario di Ossero deve essere datato con l’anno 1071. Questi ci ha conservato la notizia del riconoscimento del potere di Cressimero su Ossero al momento del suo riavvicinamento a Bisanzio.

Ključne riječi

Hrčak ID:

326561

URI

https://hrcak.srce.hr/326561

Datum izdavanja:

1.4.1990.

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