Original scientific paper
https://doi.org/10.30925/zpfsr.41.1.6
(ANCORA) DELL' UNIFORMAZIONE DELLA PRASSI NELLA GIURISPRUDENZA CIVILE
Dejan Bodul
; University of Rijeka, Faculty of Law, Rijeka, Croatia
Jelena Čuveljak
; High Commercial Court of the Republic of Croatia, Zagreb, Croatia
Sanja Grbić
; University of Rijeka, Faculty of Law, Rijeka, Croatia
Abstract
L’ideale del processo civile è rappresentato da un alto grado di prevedibilità, il che non è nient’altro che una stabile e coesa prassi giudiziaria. In particolare, i cittadini e gli imprenditori che vanno davanti alla corte per le stesse circostanze fattuali devono ottenere la stessa sentenza; mentre le corti di uno stato devono risolvere nello stesso
modo i casi con identiche questioni legali, indipendentemente da dove esse siano situate. D’altra parte, nelle fondamenta dello standard legale dell’indipendenza delle autorità giudiziarie si trova la libertà del singolo giudice rispetto a tutti gli impatti che lo ostacolerebbe a portare la decisione unicamente ex lege, sulla base della sua coscienza ed in concreto quando è chiamato a risolvere casi specifici. Quindi, visto
che sono pochi, ammesso che ci siano, gli operatori giudiziari, i teorici e i creatori del pensiero giuridico, i quali ceteris paribus non auspicherebbero un maggiore grado di uniformazione della giurisprudenza, scendendo sul piano empirico, vediamo che la garanzia dell’applicazione consistente di leggi è un lavoro estremamente duro nella prassi. Benché già vi siano diversi approcci metodologici per studiare la complessità di questa problematica, ulteriori sforzi devono essere diretti all’analisi di soluzioni positive, come quelle della prassi della Corte EDU e tutto ciò con lo scopo di giungere
a nuove soluzioni.
Keywords
uniformazione della giurisprudenza; nuova Legge sul processo civile; art. 6 della CEDU
Hrčak ID:
238259
URI
Publication date:
15.5.2020.
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