Fotografia con luce obliqua delle miniature dello Statuto della città di Pola dell’anno 1500

Abstract

Il primo passo, prima dei lavori di restauro sullo Statuto della cittàdi Pola dell’anno 1500, consisteva nell’identificazione visiva che ha offerto informazioni fondamentali sul colore, sullo stratto finale, sul degrado e metodologie della creazione dell’opera. In seguito all’osservazione iniziale dello Statuto con luce diretta, con l’obiettivo di scoprire altri dati sullo stato dell’illuminazione, è stata effettuata la fotografia con luce radente. Questa tecnica di registrazione dell’oggetto consente una migliore visibilità della struttura della superficie di immagini di crocifissione illuminate (23,5x17 cm) nella cornice ornamentata floreale che comprende l’intera superficie del foglio 6v, la lettera D stilizzata e la cornice floreale sul foglio 7r e altre sette iniziali decorate sui fogli: 8r (II), 9r (III), 41r (XXXVI), 50r (XLV), 60r (LXV), 89r (LXXXIIII) e 93r (LXXXXVIII). Dopo lo scatto di fotografie dell’illuminazione con la luce radente èstata effettuata l’identificazione dei pigmenti usati per la realizzazione delle miniature e d’inchiostro. È stata identificata la decolorazione di azzurrite, malachite e di pigmento di cobalto che rappresenta la diagnosi fondamentale che segnala la necessità di stabilizzare questi pigmenti con un intervento di restauro e conservazione. La ricostruzione della parte pittorica non è consigliabile a causa del danno alla pergamena e per via dell’invasione eccessiva nell’originalità dell’illuminazione poiché si tratta di un’ampia superficie interessata dalla mancanza del colore. Dato che è difficile descrivere questi danni meccanici complessi, si è capito che la fotografia rappresenta un documento insostituibile che può rendere possibile l’identificazione dello stato delle miniature nel momento dello scatto della fotografia.