Presbyter, uxor, dominus, magister... Differenziazione interna e identità dei gruppi sociali di Albona nel medioevo e nella prima età moderna – semiotica e prassi
Parole chiave:
Identità collettive e individuali, differenziazioni sociali, Albona, medioevo e prima età modernaAbstract
In base alle fonti rilevanti e alle esistenti fonti bibliografiche, tecniche e scientifiche, conclude il testo parlando dello sviluppo dell’identità comunale di Albona durante il medioevo e la prima età moderna e analizza i segni linguistici dell’appartenenza sociale dei membri alla comunità sviluppatasi nelle particolari condizioni storico-sociali, che è stata registrata nelle fonti utilizzate, soprattutto nei registri locali. L’analisi delle fonti provenienti dal medioevo e dalla prima età moderna prodotti negli uffici di Albona o altrove, ha stabilito l’esistenza di determinati elementi etno-culturali dell’identità collettiva degli abitanti del posto, la loro dinamica e i loro rapporti e ci ha reso possibile di capire lo sviluppo dell’identità comunale e delle sue implicazioni pragmatiche formate nelle particolari forme di magistrature e autonomie comunali rispetto alla centrale autorità politica. Inoltre, sono stati valutati altri contributi alla formazione dell’identità collettiva, come quelli agiologici, e la partecipazione dell’individuo e del suo immanente gruppo sociale nella formazione e nel godimento del modello premoderno dell’identificazione comunale. I registri dei battezzati, dei morti e dei matrimoni, che sono stati usati, testimoniano di un sistema dei segni linguistici utilizzato nell’identificazione di ogni membro della comunità in conformità con il suo ruolo sociale e l’identità del suo gruppo sociale d’appartenenza. La comunità albonese così, istituzionalmente sviluppata sulle basi municipali e con il contributo del patrimonio politico-culturologico della maggioranza di abitanti slavi già dall’inizio del XIII secolo, probabilmente anche prima, nei secoli che seguono, e dal XV secolo anche sotto l’influenza di Venezia, definisce chiaramente i propri gruppi sociali in conformità con il solito modello comunale, e le fonti testimoniano della nobiltà cittadina locale, del clero, dei cittadini e altri abitanti, immigrati, uomini e donne, bambini ed altri, e dei loro rispettivi ruoli sociali.
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