Uso della lingua croata (paleoslava) e del glagolitico nelle parrocchie dell’odierna diocesi di Parenzo e Pola in base ai verbali delle visite canoniche della diocesi di Parenzo (1600–1800) ed ai libri liturgici conservati

Autori

  • Jakov Jelinčić

Parole chiave:

la lingua croata (paleoslava), Diocesi di Parenzo e Pola, visite canoniche, libri liturgici, 17° e 18° sec.

Abstract

Nella sua Opera l’autore, basandosi sui libri conservati dei verbali delle visite canoniche, riporta i dati sulle parrocchie sul territorio dell’odierna diocesi di Parenzo e Pola nelle quali durante il 17° ed il 18° secolo veniva usata la lingua croata (paleoslava), e rispettivamente la scrittura glagolitica. Nella prima parte riporta l’elenco dei vescovi i cui verbali delle visite sono stati conservati ed elenca separatamente le parrocchie della diocesi citata nella parte veneziana ( in tutto 32 parrocchie) e quelle nella parte austriaca (in tutto 10 parrocchie). Per consentire una più facile ricerca agli eventuali utenti dei verbali di queste visite riporta tra parentesi i nomi delle parrocchie in italiano ed in latino. In seguito, in base alla bibliografia o ai libri conservati riporta i dati sulle parrocchie dal territorio delle ex diocesi: di Pola, Pedena e Trieste. Nella parte principale riporta i dati sulle parrocchie sul territorio della ex diocesi di Parenzo, prima della parte veneziana poi della parte austriaca. Verso la fine dell’opera analizza alcune registrazioni nei libri anagrafici dei morti della parrocchia di Villa di Rovigno come materiale linguistico interessante e come esempio della coabitazione delle due lingue – italiana e croata. Nella parte conclusiva parla del bisogno delle ricerche successive legate sia ai dati originali dei verbali delle visite che alle relazioni ad limina, e del bisogno di cercare di trovare vecchi messali, schiavetti, rituali ed altri libri scritti in croato (paleoslavo).

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Pubblicato

2010-02-02

Fascicolo

Sezione

Trattati e articoli