Gli Istriani a Venezia (XV-XVIII secolo)

Autori

  • Lovorka Čoralić

Abstract

Nella introduzione viene indicata la complessitá nell'esaminare le relazioni istriano-venete durante i secoli passati, soprattutto la problematica della emigrazione, della presenza e dell'attivita della gente istriana svolta a Venezia durante il lungo periodo dal XV al XVIII. Viene presentata l’intensitá della emigrazione e della menzione degli Istriani nelle fonti venete, il modo della loro evidenziazione nei documenti, l'origine, la provenienza, le cittá dalle quali emigrarono, la professione e il domicilio (rione, parrocchie) a Venezia. Nel corso dell’esame della loro vita quotidiana viene messa in evidenza la cerchia dei loro rapporti: famiglia, relazioni di parentela e amicizie, specie quando si tratta di altri immigrati provenienti dai territori veneti delle coste adriatiche. La vita religiosa degli immigrati la quale non era sostanzialmente diversa dalla vita degli altri abitanti di Venezia, viene descritta sulla base dei loro testamenti (relazioni con le chiese, con i conventi, le confraternite, gli ospizi di Venezia e con i religiosi); una particolare attenzione viene dedicata all’inserimento della gente istriana nella confraternita slava di San Giorgio e Trifone. Un aspetto particolare della non gradita e forzata presenza della gente istriana a Venezia é stato registrato nei numerosi processi promossi dall’ufflcio della inquisizione veneta (Santo Uffizio) contro i seguaci della dottrina di Lutero e di altri eretici sospettati tali dalla Chiesa. In fine, come illustrazione della generale compenetrazione e assimilazione venetoistriana durante i secoli trascorsi, viene brevemente presentato il generale contributo dato dalla gente istriana alia cultura, all’arte e alia scienza veneta.

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Pubblicato

1998-03-02

Fascicolo

Sezione

Trattati e articoli