La situazione finanziaria della Gospodarska sveza per l’Istria (1918-1924)

Abstract

Dopo la fine della prima guerra mondiale le organizzazioni cooperativistiche croate e Slovene sono state isolate dalle proprie sedi centrali, rimaste oltre la linea di demarcazione, nelle quali e rimasto anche il denaro delle cooperative, prevalentemente sul territorio del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, e in Austria. Dopo il 1918 sono state separate dai propri centri molte cooperative dell'Istria, quali la Gospodarska Sveza per l'Istria, di Laginja. Le cooperative appartenenti a questa unione nel periodo del dopoguerra finiranno sotto il patrocinio dell’Alleanza cooperativistica di Trieste e vi si associeranno. Matko Laginja ha intrattenuto un’intensa corrispondenza con la stessa, soprattutto all’epoca del cambio delle corone appartenenti alie cooperative, dopo la stipulazione degli accordi di Roma, awenuta all’inizio del 1924. La richiesta della Gospodarska Sveza per il cambio di circa un milione di corone, é stata respinta, non essendo l’Alleanza riconosciuta come ente italiano. Peró i suoi ex soci, ossia quelle cooperative che avevano il denaro depositato presso la Gospodarska Sveza hanno realizzato il cambio. Tali cooperative sono: Cassa di prestito di Lanišće, Societá di risparmio e prestito di Tinjan, Societá di risparmio e prestito di Boljun, Societá di risparmio e prestito Kraško di Sv. Lucia di Portole e la Societá di risparmio e prestito Zrenj. La somma complessiva del denaro cambiato e stata inferiore a quella richiesta dal Laginja (rapporto di cambio: 100 corone austroungariche per 60 lire italiane). II cambio hanno realizzato quelle cooperative dell’Istria, le quali erano in diretto contatto con l’Alleanza cooperativistica di Trieste. D'altra parte c’erano delle cooperative in Istria che, pur avendo il proprio denaro depositato presso la Gospodarska Sveza di Trieste, per inesperienza, non hanno fatto richiesta tramite l’Alleanza delle cooperative di Trieste.