Apporto alla conoscenza dei legami conunerciali fra la Dalmazia e l’Istria nel diciassettesimo e diciottesimo secolo

Autori

  • Šime Peričić

Abstract

Nella nostra storiografia finora non è stata dedicata sufficiente attenzione ai legami fra l'Istria e la Dalmazia esistenti nel passato. Perciò, in questo lavoro, come contributo storico al problema, l’autore cerca di portare alla luce il maggior numero possibile di particolari sui rapporti marittimo-commerciali dei due possedimenti veneti nel diciasettesimo e diciottesimo secolo. Valendosi del materiale relativo alle licenze di esportazione e importazione, l’autore è pervenuto a determinati dati, sia pure sporadici, che in qualche modo chiariscono detti rapporti. Le suddette licenze presentano più o meno tali rapporti tra Makarska, le isole della Dalmazia centrale, Sebenico, Zara, Pago e altre località della Dalmazia, con i porti dellTstria. La Dalmazia vendeva alFIstria veneta la maggior parte delle proprie eccedenze di prodotti agricoli, quali: vino, aceto, grappa, bestiame, pesce salato ed altre materie prime (catrame, ferro), mentre vi acquistava minori quantità di sale bianco. Alcuni navigatori commercianti dell’Istria potevano acquistare nei porti dalmati prodotti coloniali ed altra merce. Le fonti parlano raramente di tipo di imbarcazioni usate per il trasporto di carichi, propri e altri, dei navigatori istriani. Si trattava in prevalenza di piccoli velieri della grandezza di brazere e trabaccoli destinati esclusivamente alla navigazione costiera.

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Pubblicato

1994-03-02

Fascicolo

Sezione

Trattati e articoli