I documenti d’archivio del Capitolo Rovignese

Autori

  • Ivan Grah

Abstract

Il capitolo è il corpo dei sacerdoti nominati dall’autorità ecclesiastica che li promuove a canonici. I capitoli si dividono in cattedrali e collegiali. I primi esistono se consumiti dove esista una cattedrale che, al tempo stesso, è anche chiesa vescovile. I secondi sono legati alle chiese più importanti o a quelle che in passato sono appartenute a episcopati soppressi. Il capitolo collegiale di Rovigno deriva dall’antico episcopato di Cissa-Rovigno e, col tempo, nel vescovado di Parenzo è assunto al grado di onorato (insignis). Il collegio dei canonici, in passato, era numeroso ed era diretto dal preposito e dall'arcidiacono. Nel secolo XVI le costituzioni capitoline stabiliscono che il capitolo deve avere cinque canonici con alla testa il preposito. Negli anni che vanno dal 1530 al 1810 era considerato membro del capitolo rovignese, per dignità, l’auditore e vicario generale del vescovo parentino. L’archivio capitolino di Rovigno possiede il più ricco fondo documentale ecclesiastico dell’Istria, eccettuato quello vescovile di Parenzo. Durante la sua esistenza secolare esso è riuscito a raccogliere, grazie alla sua attività, ed a conservare una grande quantità di documenti di valore storico e scientifico. I codici più preziosi e le pergamene anteriori al 1568 perirono, assieme ad un canonico, in una tempesta in un viaggio per mare verso Venezia. Per questa ragione l’archivio possiede pochi codici e documenti di epoche anteriori al tragico naufragio, ma in quelli successivi si riscontrano molte copie di scritti più antichi. Il patrimonio archivistico suddetto è stato ordinato ed inventariato nel 1971 ed è accessibile ai ricercatori.

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Pubblicato

1991-03-02

Fascicolo

Sezione

Inventari e regesta