Izvorni znanstveni članak
Lo spazio infinito secondo Francesco Patrizi
Francesco Bottin
; Sveučilište u Padovi, Italija
Sažetak
Dopo solo tre anni dalla pubblicazione del De l’infinito, universo e mondi di Giordano Bruno, Francesco Patrizi pubblica nel 1587 a Ferrara una sua operetta dal titolo, De spacio physico et mathematico, che constituisce il contributo più originale e sistematico per una interpretazione cosmologica dell’infinito. In tale opera il Patrizi perviene, attraverso le sue critiche all’aristotelismo, prima ad una completa riabilitazione del concetto di vuoto e quindi ad intenderlo essenzialmente come uno spazio extracosmico, infrangendo in tal modo la cosmologia aristotelico-tolemaica in un aspetto che neanche Copernico aveva osato criticare nel suo De revolutionibus, cioè appunto l’infinità del cosmo. Infine, Patrizi afferma decisamente che lo spazio extracosmico è finito solo dalla parte in cui lambisce la superficie del mondo; esso è invece infinito da ogni altra parte. Lo spazio delle regioni celesti, quindi, è infinito perché non ha limiti né interni, né esterni a se stesso ed è anzi in continua espansione, nel senso che si tratta di una infinità in atto che può estendersi solo verso forme più complesse di infinità.
Ključne riječi
Hrčak ID:
76484
URI
Datum izdavanja:
6.12.1999.
Posjeta: 1.565 *