Skoči na glavni sadržaj

Izvorni znanstveni članak

SU MIHOVIL LUPOSIGNOLI, GLI INGEGNERI MILITARI E I GIOMETRI IN DALMAZIA NEL XVIII SECOLO

Arsen Duplančić ; Arheološki muzej, Split


Puni tekst: hrvatski pdf 3.871 Kb

str. 261-268

preuzimanja: 872

citiraj

Puni tekst: talijanski pdf 3.871 Kb

str. 261-268

preuzimanja: 260

citiraj


Sažetak

Nel XVIII secolo numerosi maestri locali e stranieri diedero il loro contributo alla formazione dell’inventario artistico della Dalmazia. La qualità artistica dei loro lavori è molto varia, ma riflette, tra l’altro, le circostanze e le condizioni e in cui molte opere furono create. In questa luce va considerato anche il dato di fatto che gli ingegneri militari lavorarono non solo a edifici militari, ma anche a chiese e per la esigneze di queste ultime. Tra gli stranieri vi furono, per esempio, i colonnelli Giovanni Battista Camozzini, Giovanni Battista Lodoli e Francesco Melchiori e ancora il capitano Bartolo Riviera. Tra i croati vi furono, per esempio, il colonnello Antun Marković, i tenenti Ivan Nakić Vojnović e Feliks Tironi e il capitano Mihovil Luposignoli.
Luposignoli nacque a Spalato il 29. IX. 1693. Frequentò probabilmente gli studi di ingegneria ed entrò al servizio del’esercito essendo nominato nei documenti come capitano ingegnere. Possiamo seguire la sua attività dal 1719, quando dipinse il ritratto del francescano spalatino Andrija Andreis. È più tardo il ritratto del gesuita Ardelio della Bella, nel 1729 eseguì per il convento al Poljud una copia del dipinto di Nikola Bralić »L’Immacolata Concezione attraverso gli scritti dei teologi e dei dotti«.
Come scultore Luposignoli si cimentò in occasione dell’esecuzione del disegno per il nuovo, grande altare con sarcofago per le reliquie di S. Doimo nella cattedrale di Spalato, intorno al 1740. Questo altare, tuttavia, non fu realizzato, come il progetto dello stesso per la chiesa della Madonna della Salute di Spalato del 1738.
Luposignoli diede prova di sè anche come geometra, avvendo realizzato un certo numero di carte. Inoltre, nel 1749, a Omiš valutò il restauro del soffitto della chiesa parrocchiale, nel 1736 stimò i dipinti dell’eradità delnobile spalatino Antun Alberti.
Poco dopo il suo cinquantasettesimo compleanno, Luposignoli morì nella sua città il 29. XII 1750 e fu qui sepolto, nella chiesa di S. Maria de Taurello.
In relazione agli ingegneri militari che furono attivi in Dalmazia l’autore riporta di seguito alcuni dati sul Camozzini, Melchiori, Riviera e Nakić Vojnović. Per finire dà l’elenco dei geometri e degli ingegneri che compaiono sulle carte manoscritte nella Collezione del Museo Archeologico di Spalato.

Ključne riječi

Hrčak ID:

141076

URI

https://hrcak.srce.hr/141076

Datum izdavanja:

1.2.1991.

Podaci na drugim jezicima: hrvatski

Posjeta: 1.797 *