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IL PROBLEMA DI CUPOLA RINASCIMENTE DA DUOMO DI OSOR
Radovan Ivančević
; Sveučilište u Zagrebu
Sažetak
Analizzando le grafiche del XVI sec. rappresentanti Osor (Osera) sul'isola di Cres (Cherso) sui quali la cattedrale e presentata con la cupala - che ora non esiste - l' autore cerca la lora veridicilll. Indica la possibilita che la cattedrale rinascimentale (construita tra il 1460 e il 1498) abbia veramente avuto la cupala e i tetti convessi, come si vedono sulla grafica, che possana essere stati realizzati con una construzione in legno coperta da lastre di piombo.
Le due piu antiche (fino ad ora conasciute) vedute di Osor, risalenti al XVI sec. sono state pubblicate da C. F. Camutio (Camasia), Isole famose, porti, fortezze e terre maritime sottoposte alla Ser. ma Sig. ria di Vinelia, 1571 e da Giacomo Franco, Carte geografiche, Venezia 1597. Cautore constata che la grafica pubblicata da Franco nel 1597, benche posteriore, sia quella originale o almeno quella piLi vicina al disegno originalle secondo il quale estata incisa la lastra di rame, perche la grafica, pubblicata in recedenza da Camutio, nel 1971 contiene mena detagli, e di minore qualita e sembra come se fosse la sua coppia. Pua darsi che tutte le due grafiche si rifferiscono ad un unico disegno antecedente. L'autore osserva anche che sulle raffigurazioni di Osor del XVII eXV1I1 sec. si pua seguire allontanamenta dall' originale (perche evidentemente le grafiche posteriori sono realizate seguendo quelle del XVI sec.) con riduzzione der dati, deformazioni della citta e i monumenti in essa contenuti.
Usando l'analisi comparativa per interpretare la grafica di Franco (del 1597, identificabile piil semplicemente per il numero 7 vicino il nome di citta) in relazione alle ricerche archeologiche e i monumnenti ancora esistenti (dispozitione urbanistica, mura della citta torri, porte citadine, posizione delle chiese in citta- convento benedittino di S. Pietro a sinistra e la cattedrale rinascimentale a destra), cosi pure fuori citta (la cattedrale paleschristiana abbandonata di S. Maria al cimitero; il con vento francescano nel golfa di Viaro) , l'autore conclude che i dati sulla graficha sono reali e, nano stante certe cambiamneti nelle propo rz ioni, la citta e gli edi fici corrispandono alla realta.
II disegnatore del XVI sec. sicuramente guardava Ossor »in situ« dalla vicina collina e disegnava serupolosamente la citta e tutti gli edifici: e difficile spiegare perche avrebbe »inventato« un motiva cosi importante come la cupala di cattedrale? L'autore conclude che non soltanto e verosimile che la cattedrale aveva la cupala, ma pure i tetti convessi come si vede nei disegni. Sulla grafica di Osor (1597) sono chiaramente differenziati i tetti nella citta: tetti a due acque sulle case, i tetti piramidali delle torri e dei campanili, tetti ad un'acqua sulle costruziani semp lici (attacate sulle mura p.e.). Pero il tetto della cattedrale e disegnato in forma convessa cosi che il tetto »a volta« della navata centrale corrisponde alla parte centrale semicircolare del Jrontone della facciata, mentre il tetto convesso della navata laterale corrisonde alla curba della parte laterale dell frontone difaccrata.
Cosi some disegnata la cattedrale rinascimentale, di Osor rappresenta la
replica della cattedrale di Šibenik (Sebenico) . Mentre tutte le basiliche rinascimentali di questo tipa di faciate trilobe (S. Maria a Sanvincenti in Istria, S. Maria a Zadar, le chiese veneziane di San Zaccaria, S. Giovanni Chrisostoma, San Michele in Isola) hanna il frontone di faciata appogiato ai tetti tradizionali (centra le a due acque, laterali ad un acqua), solo a cattedrale di Šibenik forma di frontone corrisponde ai teUi convessi di pietra che sono in fatti identici con la sezione delle volte dentro. Cosi, secondo il progetta di Giorgio di Matteo Dalmata (detto Giorgio da Sebenico) e l'esecuzione di Niccola di Giovanni Fiorentina per la prima e unica volta nel Rinascimenta la forma della faciata trilabe corrisponde strutturalmente allo spazio della chiesa come sua proiezione; l'unica soluzione d'identita dello spazio interno e fo rma esterna d'un corpo architettanica diquesto tipa. Simile doveva essere anche la cattedrale di Osor e da qui l' autore trava giustificato il giudizio di Farlati che la caitedrale di Osor e la piil nobile dopo la cattedrale di Šibenik (»nulla est in Dalmatia, secundum Sibenicensem ... operis nobiliaI' atque augustior«, Farlati, Ilyrici saeri, V. pag. 210), che altrimenti non si pua spiegare.
Pero le similitudini tra la cattedrale di Osor e quella di Šibenik non dovevano necessariamente significare l'uso della stessa tecnicha di costruzione e dello stesso materiale. Prendendo in considerazione la mura sottili della catedrale di Osor l'autore presupponeche al posto di lastre di pietra (come a Šibenik) qui in vece siano state usate costmzioni in legno coperte da lastre di piombo per i volti-tetti e la cupala. Questo modo di construire non e saltanto una ben nota tradizione veneziana, dove si costruisce in mattoni, ma era diffusa anclu in Istria e Dalmazia molto riche .delle cave dove si tradizionalmente costmisce in pietra. Cautore ( ita gli esempi ancora esistenti (il soffito a volta, di legno, della navata sud della basilicha di Poreč 1441) e altri soffitti di legno confermati da documenti tra i quali per nostro scopo i piil importanti sono quelli di due chiese a Zadar: la cattedrale S. Anastasia la quale aveva il soffitlo di legno coperta da piombo sulla navata centrale costruito nel 1388 da G. Bilšić, e la chiesa di S. Stefano (pai S. Simeone) nell quale N. Abruzijanić al inizio di XV sec. si e impegnato a mettere un soffitto uguale a quello della cattedrale.
Prendendo in considerazione che Giorgio di Matteo Dalmata, eroneamente chiamao »da Sebenico«, era in realta »da Zara« (= nato a Zara) questi monumenti (pai cambiati) danno nuova luce anche al suo progetta della cattedrale di Šibenik con la possibilita di prendere in sua citta nativa di Zara esempio di soffitti-tetti a volta in legno - piombo e da »tradurgli« in pietra. Ma questo fatta sostiene ancora di piLi la vecchia ipotesi che Giorgio Dalmata fosse il progettista anche della cattedrale di Osor (che farse era costruita con stessa tecnicha e materiali come le nominate chiese di Zara). Conoscendo i suoi legami (provati da documenti) con il vescovo di Osor Antun Palčić il quale ha fatta costruire la nuova cattedrale e per il quale Giorgio di Matteo Dalmata ha castru ito un palazzo a Pag, l'intervento di grande architetto nel progetta di Osero sembra verosimile.
Come un esempio architettanica esistente ed adequato in metodo e materiale, l'autore prende in fine la chiesa rinascimentale di S. Maria dei Miracoli a Venezia (P. Lombardo e figli 1481-1489). Soffittotetto di leguo della unica navata e' coperta di lastre di piombo pure come la cupala tignea che si trava sopra l'apside costruita su un tambura rotonda. La navata cantrale della catedrale di Osor - come appa re nelle grafiche - si pua immaginare simile alla questa chiesa veneziana coetanea, (sua larghezza e di 10 m, e la navata centrale della cattedrale di Osor e di 7,80 m).
L'autore sottolinea l'importanza della chiesa di S. Maria dei Miracoli nella storia dell' architettura del Quattrocenta perche tra le chiese a una navata con la facciata a Jrontone semicircolare estata realizzata come (unica ?) soluzione funzionale e organica in unita strutturale dello spazio interno e volume esterno, la forma di frontone della facerata come proiezione del profila del soffitto a volta. Con questa identita dello spazio volume, »sincerita« della apparenza alla sastanza arhitettonica, la chiesa di S. Maria dei Miracoti e tra le chiese rinascimentali a una navata un monumento adequato alla cattedrale di Šibenik tra le chiese a tre navate. Com gia fatto - interpretando la cattedrale di Hvar - per le chiese basilicati di tipe tradizionale con facciata lrilobe, a maniera di »coulisse« appogia ta davanti costruzione di tetti a due e a un acqua, ora l'autore elenca chiese rinasamentali ad una navata Don facciata semicircolare dello stesso tipa frontone coulisse di fronte al tetto di due acque come per es. S. Giorgio a Pag, S. Spirita a Šibenik, S. Rocco a Split. Secondo la ricostruzione proposta de cattedrale di Osor, la chiesa di S. Maria dei Miracoli sarebbe l'esmpio piu simile per la struttura, e farse per matteriale e technica di costruzione. Quello che S. Maria dei Miracoli rappresenta tra le chiese rinscimentali una navata e costruzione di legno copperto di piombo con facciara frontone semicircolare, la cattedrale di Osero presentava tra le chiese a tre navate con facciata trilobe.
Ključne riječi
Hrčak ID:
165221
URI
Datum izdavanja:
15.12.1986.
Posjeta: 1.950 *