Izvorni znanstveni članak
https://doi.org/10.22586/csp.v52i2.10539
Il faro di Salvore e il suo posto nella storia marittima
Marino Manin
; Hrvatski institut za povijest, Zagreb, Hrvatska
Sažetak
Il saggio si basa per lo più sull’analisi delle fonti d’archivio conservate presso l’Archivio di Stato di Trieste e riguardanti i piani, l’edificazione e la messa in funzione del faro di Salvore nella notte tra il 17 e il 18 aprile del 1818. Durante la fase iniziale si usava il gas distillato per allimentare la luce di questo faro, per l’ottenimento del quale si destilava il carbone dalle miniere dell’Arsa, e questo processo era tecnologicamente eccezionalmente innovativo, come per la Monarchia degli Asburgo, così pure al livello mondiale, perché ad esempio a Vienna appena nel 1818 fu messo in funzione un simile sistema per l’illuminazione cittadina, mentre a Londra ciò avvenne nel 1813. Se consideriamo l’applicazione di questo tipo di impianti per il funzionamento dei fari, secondo le conoscenze fino ad ora aquisite dall’autore risulta che a Salvore appartiene un primato completamente dimenticato, dal momento che nella letteratura specializzata si asserisce che il primo faro simile sia stato messo in funzione nel 1865, quando John Richardson Wigham mise in funzione il faro di Baily nei pressi di Dublino. Il fanale del faro di Salvore era alimentato a gas ben 47 anni prima, ma dal momento che in quei tempi gli impianti di distillazione di gas erano nella loro fase d’uso iniziale e che emergevano numerose imperfezioni tecnologiche, ad esempio la produzione eccessiva di fuliggine, perché a quei tempi non esisteva un sistema sofisticato di filtrazione del gas e di separazione dei sottoprodotti, e nonostante il fatto che questo tipo d’illuminazione era meno costoso di quello ad olio, nel 1823 la sostituirono con quella più antiquata e semplice.
Ključne riječi
Salvore; gas distillato; faro; Pietro Nobile; Anton Domek; Johann Joseph von Prechtl
Hrčak ID:
241233
URI
Datum izdavanja:
20.7.2020.
Posjeta: 2.289 *