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Izvorni znanstveni članak

Marijan Vugdelija ; Katolički bogoslovni fakultet Sveučilišta u Splitu, Split, Hrvatska


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str. 15-31

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Nel presente articolo l’Autore sottopone all’analisi letteraria ed esegetica il detto più enigmatico dì tutto il Vangelo (Mt 11, 11-13). A base di questa analisi egli cerca di mostrare cosa è quello che fa Giovanni Battista più grande di un profeta (11, 9) e il più grande tra i nati di donna (11, 11). Nello stesso tempo viene esplicato a causa di che cosa è il più piccolo nel regno dei cieli più grande di luì (11, 11). Da tutto risulta, che qui non sì oppongono le persone ma le due epoche dì salvezza: L’antica e la nuova economia della salvezza. Giovanni è il più grande tra i nati di donna fino al suo tempo a causa della sua funzione dell’immediato precursore di Gesù. Come tale egli fa già parte del regno escatologico dì Dio, appartiene allo suo stadio inaugurale. Ma il regno escatologico di Dio nella sua pienezza è stato instaurato mediante tutto il ministero dì Gesù: mediante le sue parole, le sue opere, la sua morte e la sua risurrezione. Uno che appartiene a questa pienezza, nonostante che sia il più piccolo, è più grande di Giovanni. Tuttavia Matteo come buon maestro di morale evangelica approfitta di questa occasione per mettere in risalto che non si diventa automaticamente il beneficiario del regno escatologico di Dio. Per questo ci si vuole la collaborazione da parte dell’uomo. Soltanto quelli che sono pronti di sacrificare tutto per esso, cioè ,,i violenti”, se ne impadroniscono.

Ključne riječi

Hrčak ID:

33943

URI

https://hrcak.srce.hr/33943

Datum izdavanja:

17.6.1987.

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