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Ostalo

Đuro Hranić ; Katolički bogoslovni fakultet u Đakovu Sveučilišta J. J. Strossmayera u Osijeku


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str. 24-44

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La verita sull'uomo come immagine di Dio, secondo Giovanni
Paolo II, e la verita antropologica fondamentale,essenziale e
sublime. Essa costituisce l'immutabile base di tutta l'antropologia
cristiana. La nozione di immagine di Dio non e soltanto presente come un filo conduttore nel suo insegnamento sull'uomo, ma e anche
un contenitore e un punto di convergenza di tutte le verita antropologico-teologiche.
La nozione di inmagine di Dio nel suo magistero in gran parte coincide con la nozione di persona di K. Wojtyla. Pero la nozione
filosofica di persona nel magistero papale e arricchita con la concezione cristiana dell'essere personale di Dio (che e il mistero della'trinita nell'unita divina). Viene considerata la dimensione personale di immagine di Dio e la sua dimensione sociale. La trascendenza dell'uomo a immagine e somiglianza di Dio "apre l'uomo verso il mistero di Dio: Dio ha creato l'uomo a sua immagine, in condizione di persona, in vista della relazione della partnership tra Dio e l'uomo e fra due persone umane. Essere uomo a immagine di Dio significa percio non soltanto la trascendenza personale. Questo significa anche la capacita di entrare nella relazionalitia la vocazione a comunicarsi; di piu, l'uomo creato a immagine di Dio e comunicazione di se in atto. Essere persona umana a immagine di Dio significa capacita di donarsi per amore che tende a una comunione profonda di persone, basata sullo scambio reciproco del dono di se. La persona esiste a modo di dono. Lo scambio del dono dell'amore e la reciprocita rappresentano l' esigenza ontologica e la vocazione dell'uomo creato a immagine di Dio.
Dire che l'uomo e persona creata a immagine e somiglianza di Dio vuol dire anche che egli esiste come persona 'ber" l'altra persona, a modo di dono. Nel suo essere l'uomo rispecchia l'essere di Dio uno e
trino.
Interpretando la reciprocita che all'uomo e put vicina (quella fra l'uomo e la donna), trattando Gen 1,26-27 e l'esperienza
che l'uomo ha di se come maschio e femmina alla luce della rivelazione neotestamentaria della Trinita, Giovanni Paolo II approfondisce i risultati della sua filosofia personalistica (persona-dono e corposacramento della persona) con il concetto di significatos ponsale del corpo a immagine di Dio trino. Il 'significato sponsale del corpo" (la bisessualita del corpo umano) e sacramento della verita sull'uomo come immagine della Trinita. Essa non e soltanto un vestigium trinitatis ma rappresenta un momento rilevante dell'attuarsi dell'immagine di Dio trino che e nell'uomo e cio in misura proporzionata a quanto la bisessualiti incide nella determinazione della persona umana.
Riteniamo che le dimensioni della soggettiviti e dell'intersoggettivita
dell'uomo, viste alla luce dell'immagine di Dio e interpretate
come quelle in cui si rispecchia l'essere di Dio uno e trino,
rappresentino un contributo teologico molto profondo e valido. Sviluppando la teologia del corpo umano entro la teologia dell'immagine di Dio, Giovanni Paolo II ravviva un tema patristico, inserisce una noviti nel magistero della Chiesa e sollecita un nuovo sviluppo teologico dell'immagine di Dio e della corporeita umana.

Ključne riječi

Hrčak ID:

37633

URI

https://hrcak.srce.hr/37633

Datum izdavanja:

24.9.1993.

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