Izvorni znanstveni članak
Maestro Radovan e l’incompiuto portale romanico della cattedrale di Traù
Radoslav Bužančić
; Konzervatorski odjel Ministarstva kulture u Splitu
Sažetak
La cattedrale di Traù ha i due portali, il principale all’Occidente nell’atrio conosciuto anche come il portale di Radovan, secondo il nome del maestro la cui firma ci si trova, e l’altro portale meridionale dalla parte della piazza. I fondamenti della cattedrale provengono dal 1200 e la fine della sua costruzione secondo la scritta sul portale meridionale fu nel 1213.
Durante la prima parte del XIII secolo, per la costruzione furono assicurate le prebende del re ungaro-croato dal suo podere Bosiljina nel territorio della contea Dridska. La scritta del maestro Radovan sul portale principale data l’opera nel 1240. Il lungo periodo dal 1413 al 1240 significa la continuità nella costruzione della cattedrale durante i primi quattro decenni del XIII secolo e le due fasi della costruzione del complesso basilicale durante il vescovo di Traù Treguana.
Il portale del maestro Radovan è l’ingresso principale situato nell’atrio della cattedrale. Nel fondo della lunetta si trova la scritta con la firma dello scultore dove c’è scritto:
La porta, la fece nel 1240, dopo la nascita della famosa vergine, Radovan, in quest’ arte il più abilitato di tutte gli altri come si vede dalle sculture e dai rilievi e per il vescovo Treguano toscano dalla città di fiore.
Dalla parte interna della lunetta si trova il motivo di croce con la scritta:
Ognuno che crede che il segno di croce sia la strada di luce, non devrebbe far nient’ indegno contro questo segno onorato.
Dal’inizio il portale di Radovan fu scompartito più volte cossichè le sue sculture sono le opere dei vari scultori. L’ultima volta fu modificato nel XV secolo quando sotto l’architrave misero dei capitelli con le figure degli angeli e sopra il portale fecero il timpano profilato e alzato sui pilastri raggruppati che incorniciava la composizione del portale. Nella lunetta è raffigurata la Nascita di Gesù. Nella parte superiore del rilievo si trova la Vergine con Gesù nella stalla sotto la quale è scolpita la scritta: "si immerge in vasca quello che lava tutte le azioni malvagie".
Alla scena d’immersione, con le due donne ci sono Giuseppe e Pastore, segnati con le lettere. A sinistra si trova la rappresentazione dei tre re e a sinistra di loro la scena d’inchino dei pastori. Alla cima della composizione c’è la stella di Betlemme e gli angeli.
Sul primo arco concentrico intorno alla lunetta si presenta l’Anunnciazione, a sinistra l’angelo Gabriele e a destra la Vergine Maria. Da tutte le due parti continuano i due rilievi con la rappresentazione degli angeli da cui quelli inferiori non sono di Radovan. Alla cima troviamo l’omaggio dei magi a sinistra e il sogno di Giuseppe a destra. (Tutto tranne i due angeli è l’opera di Radovan). Originalmente quest’arco era del raggio minore e il serraglio dell’arco originale rappresentava l’omaggio dei magi con la figura del Gesù bambino che si trovava alla cima della composizione. La composizione era simmetrica, e da tutte le due parti era incorniciata dal coro degli angeli che innalzavano Giuseppe addormentato.
I rilievi dell’arco esterno non sono le opere di Radovan. Li ha fatti lo scultore sconosciuto e rappresenta i motivi della vita di Gesù con la scena centrale del Cristo crocifisso. Alla parte sinistra è presentata la fuga in Egitto, l’ingresso a Gerusalemme, la scena del lavaggio dei piedi, l’arresto e la flagellazione e nella parte destra il battesimo, la tentazione, le tre Marie alla tomba e la risurrezione. Sopra la lunetta si trova la nicchia barocca con la statua gotica di San Lorenzo dalla vecchia cappella di San Giovanni.
Il portale ha due righe degli stipiti decorati con i rilievi e le colonne rotonde e incise, che rappresentano la caccia e le fiere. Gli stipiti interni sono decorati dalle allegorie dei mesi e dalle scene dei lavori legati ad essi. A sinistra da su in giù, sono dicembre, gennaio e febbraio, e a destra aprile e marzo. Le parti laterali di queste colonne sono decorate con la rappresentazione delle figure e degli animali intrecciati nei viticci dei motivi floreali. Tutti questi motivi sono le opere di Radovan tranne l’allegoria di febbraio dalla parte sinistra.
Sugli stipiti esterni, che non sono le opere di Radovan si trovano gli apostoli, tre ad ogni lato. A sinistra da sopra troviamo San Pietro e San Bartolo. Nella parte interna sono presentati degli animali che s’intrecciano nei viticci di motivi floreali. Nel fondo i telamoni portano gli stipiti e nella parte esterna sono le mensole con i leoni su di cui sono rappresentati Adamo ed Eva.
Le parti dell’altare, tanto tempo fa furono attribuite al maestro Radovan e appartenevano all’unità iconologicamente chiara ma non compiuta nella prima metà del XIII secolo. Il suo programma era soteriologico e composto dalle più unità collegate tra di loro. L’espulsione dal paradiso, la rappresentazione a cui appartengono anche le figure di Adamo ed Eva situate sui leoni ed i piloni con i rilievi che rappresentano le lotte del genere umano contro la natura brutale. Le scene di diboscamento, della caccia, della lotta contro le fiere e gli esseri mitologici, sono simboli dell’inizio della storia umana dopo l’espulsione dal paradiso, il periodo prima dell’annuncio in cui gli esseri umani sottomisero la natura crudele. L’influsso iconologico dell’altare di Radovan è evidente anche nella rappresentazione della storia umana in fondo al campanile romanico della cattedrale a Spalato. I leoni del campanile di Spalato portano sulle spalle le figure che presentano il genere umano sopra i cui troviamo, sui pilastri l’arco di marmo con lo stesso tema, le scene della caccia, del diboscamento come sui piloni sopra citati della cattedrale di Traù. La storia del genere umano sul portale di Traù è presentata nel modo simbolico con il cambio dei mesi che simbolicamente rappresentano il tempo contemporaneo il cui peso portano i telamoni delle diverse culture e delle razze segnalati dal peccato originale. Il nuovo tempo è presentato dal cambio ciclico dei mesi che sono presentati dai diversi simboli, dai segni zodiacali sui rilievi con i motivi dei lavori tipici per ogni mese dell’anno. Il motivo centrale del portale è Cristo, Salvatore, la cui apparenza all’uomo promette il ritorno nel paradiso perso da cui è deportato e che è rappresentato nei cerchi concentrici con i motivi degli angeli. La strada nel paradiso la mostra il Gesù la cui nascita è il motivo dominante della lunetta circondato dalla scena caratteristica dell’annunciazione e dell’omaggio dei magi.
Le nuove indagini e le analisi fatte durante la restaurazione del portale di Radovan dal 2004 al 2006 hanno confermato i cambiamenti nella concezione dell’opera incompiuta di Radovan. Pulita dai strati scuri è uscita fuori la superficie di pietra del portale di colore originario che accentua il contrasto tra il marmo nero e il calcio bianco splendente, celebrato in versi già nell’antichità.
Ključne riječi
Traù; Maestro Radovan; portale romanico; scultura
Hrčak ID:
63820
URI
Datum izdavanja:
23.12.2010.
Posjeta: 11.578 *