Original scientific paper
IL CANCELLO PRESBITERIALE DEL PRIORE SPALATINO FURMINO
Željko Rapanić
; Institut za arheologiju, Zagreb
Abstract
Nel presente saggio l'autore interpreta l' iscrizione incisa su due frammenti dell'architrave sinistro e sul timpano del cancello presbiteriale, provenienti dalla chiesa di San Teodoro, oggi Madonna del Campanile, immurati in forma di piccola finestra in un ambiente vicino, comparandoli con due iscrizioni intagliate una sul cancello e l'altra sull'architrave d eli ' ingresso occidentale della chiesa di San Niccolo. La prima iscrizione porta il nome del priore cittadino domno Furminus e di sue due consorti Magi e Bitta, la seconda il nome del vir clarus et illustris Iohannes e di sua moglie Ticha. La chiesa di San Teodoro è situata nel corridoio delle guardie imperiali sopra la porta occidentale del palazzo di Diocleziano e la chiesa di San Niccolo nel sobborgo occidentale di Spalato nel Veli Varoš (Borgo Grande). Tutte e due sono della fine dell' XI sec. Analizzando il contenuto di tutte è tre iscrizioni l' A. tenta di chiarire la ragione per cui nelle iscrizioni, senz' altro votive, sono state nominate due donne, due coniuges dello steso uomo. Conclude che assolutamente non si tratta di eventuale bigamia, come supponevano alcuni interpreti, ma di due mogli legali di cui la seconda era post primam ducta. Dopo la morte di prima consorte il priore Formino e l'illustre Giovanni si sono sposati per la seconda volta. Questioni particolari pongono i nomi delle tre dame spalatine del XI. sec. di Magi, di Bitta e di Ticha. La prima questione, secondo il parere dell'A., potrebbe essere risolta con il nome Magia, la seconda con Vita, mentre il nome della terza dama é un già noto nome croato popolare. Ritornando al tema principale, l'A. rivolge pure l'attenzione al clima religioso nella Spalato dell' XI sec, alle riforme della chiesa dalmata e croata nell'epoca dell'arcivescovo Lorenzo (cca. 1060. – cca. 1099.), fedele del papa Gregorio VII. Trattando di passaggio il problema del matrimonio nell'alto medio evo e l 'atmosfera religiosa della chiesa dalmata (arcivescovato spalato - salonitano) nella seconda meta del XI sec., ritiene che nelle iscrizioni formulate in quel tempo (Furminus era priore spalatino appunto verso gli anni novanta dell' XI. sec., mentre illustre Giovanni è considerato suo coetaneo ), non potrebbe essere stata compilata un' iscrizione contraria alle attuali severe norme religiose della chiesa riformata e davanti l'altare posta un ' iscrizione votiva in cui fosse nominata una moglie illegale o una concubina.
Keywords
Hrčak ID:
111436
URI
Publication date:
10.12.1997.
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