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SPIGOLATURE PER I MANIERISTI

Grgo Gamulin


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page 59-68

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Abstract

Questo breve commento ai dipintl di Palma il Giovane, lo
scrissi con I'intento di stimolare lo studio del suoi rimanenti
dipinti senz'altro problematici, rimasti sulla costa orientale delI'
Adriatico. Non ve ne sono mica tanti orma(. II presente San Girolamo,
I'avevo trovato parrechio tempo fa nella chiesa parrochiale
di Lussingrande, e naturalmente I'avevo collegato al disegno in
base al quale Goltzius face quell'acquaforte che appari in Olanda
nei 1596. La qualitš del dipinto fa pensare a un autografo, sia
pure lievemente semplificato. č comunque giusto introdurvi anche
questo dipinto nella letteratura, non essendo esso nominato neil'
• Inventario... della Aovincia di Pola (1935). 6 altrettanto giusto
richiamarci alla bella figura gigantesca del medesimo Santo nella
chiesa di S. Simone di Zara, per il quale avevo proposto nei 1966
(Raccolta del prof. Ll. Hauptmann) una dataxione relativamente
tarda, tenendo presente I'effigie della pala di Hvar (Lesina), compiuta
nel 1926/27 da Sante Peranda. Ritengo inoltre che al Palma
o alla sua Bottega appartenga anche Ia copia da Tixiano nei convento
di S. Lorenzo a Sebenico, il che, naturalmente, non potremo
mai dimonstrarlo.
Sulla costa croata esiste ancora un certo numero di dipinti
non pubblicati e non analizzati che gravitano intorno al Palma. Non si puć ritenere risolto nemmeno il problema del dipinto San
Francesco in gloria con i Santi. nei Duomo di Zara, e il nome
di Sante Peranda lo faccio soltanto per ipotesi, mantre e piu probabile
che a questo appartenga la .Stigmatizzazione di San Francesco.
presso i francescani di Lesina, la quale, purtroppo, non
posso pubblicare. La delicata materia pittorica di Sante Peranda
vorrei riconoscere anche nei dipinto »Sent'Antonio Abate con
San Biagio e Sent'Apollonia, ma anche cič š soltanto un'ipotesi,
a differenza deli'opera certa creata da Sante a Lussino. Tra i
problemi ancora sparti nomino soltanto di sfuggita la grande pala
d'altare gravemente danneggiata in Santa Maria di Zara, la cui
qualitš e ravvisabile forsa anche in questa vecchia foto che pubblico.
Non si tratta del Palma, nonostante certe congruenze con
la>Croolfissione> palmesca (7) di Potenza Picena, e non č facile
nemmeno proporre il nome di Andrea Vicentino (riguardo la >S.
Trinitš con San Pietro e San Marco. nei Museo Civlco di Bassano).
II Vicentino š troppo poco palmesco per ever potuto diplngere
questa pala zaratina. Dal catalogo del Palma bisognerš radiare
il .Cenacolo> neil'Eufrasiana di Parenzo, mentre come un
dipinto classico di Palma il Giovane con I'e%gle della Madonna
espressamente manieristica pubblichiamo I'annotata ma, sembra,
inadite pala della »Concezione Immacolata con San Giobbe
e Sen Sebastiano«a Sanvicenti d'istria.deIn
queste spigolature vale nominare anche il problema di
Saldassare d'Anna, il quale č stato appena dopo lungo tempo
avvistato da uno studioso, cioč da Kruno Prijatelj, ed anche Cvito
Fisković ne ha recentemente scoperto il suo nome svila pala
presao I Domenicani di Curzola. Senza fotografo me ne stevo
impossibilitato nella chiesa parrocchiale di Colmo (Hum, Istria) e
nella chiesa deli citta Vecchia di Pego. Non ne ho trovato la firma
nemmeno nella Stigmatizzazione di San Francesco con quattro
Santi in San Francesco di Neresine, ma non posso sottrarmi
all'impressione che si tratti proprio di Iui, come, del resto,
anche sulla Madonna del Carmelo« in Santa Giustina ad Arbe.
E' firmata e datata nei 1636 la pala a Martinschizza di Cherzo,
rappresentante >S. Girolamo con S. Francesco, Sent'Antonio e ia
Madonnna del Carmelo .
Un piccolo maestro, Giuseppe Alabardi, appena noto a Venezia,
merita dl essere pubblicato proprio per questo, magari in
fotografie tanto scadenti. Tali suoi dipinti, >Deplorazione. e Ressurezione.,
si trovano nella .Madonna della Pietš. di Verbosca
aulI'isola di Lesina, oioč la mia isola nativa, ed č quindi anche
mio dovere di renderla nota sIla oritica. Si tratta, naturalmente,
di un emulo lontano e molto mediocre del tintorettismo.
go anche I'.Adorazione dei Magi» dal Duomo di Dubrovnik (Ragusa),
per la quale ora sono convinto che appartiene ad Alessandro
Maganza, pittore vicentino analizzato da Francesca Lođi. Indicherč
alcuni punti d'appoggio, ma č certo che c'imbattiamo
sul problema della compartecipazione dei figli, specialmente di
Giambattista (come, del resto, anche nella Nativita • nella Chiesa
dei Filippini di Vicenza. Forse il crudo bassanesimo della pala
ragusina č la comprova della ricezione deli'insegnamento dapontiano
del padre dopo il 1600. Trovandoci anche dinanzi alla .Deposizione
nei sepolcro«della Galleria Strossmayer di Zagabria,
non possiamo sottrarci all'impressione che ci troviamo davanti a
un'opera del medesimo maestte, il quale ha dipinto anche la Deposizione
nel sepoloro del Museo di Vicenza, che Franco Barbieri
collegč a Giambattista Maganza. Ebbi possibilitš di scoprire
determinate congruenze anche con I'.Adorazione del Magi.
della Collezione Marco Redolfi di Venexia, la quale fu attribuita
proprio a Giambattista dal prof. Fiocco. Rimane da risolvere il
problema della miniatura, attribuita da Maria Cionini-Visani a
Giulio Clovio, pubblicata nella recente monografia di questo miniaturista,
ma di questa attribuzione io non sono affatto convinto.
Con la collega sono d'accordo che si tratta probabilmente
di un modelio comune precedente di data piu antica.

Keywords

Hrčak ID:

148753

URI

https://hrcak.srce.hr/148753

Publication date:

15.12.1977.

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