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Original scientific paper

PROLEGOMENI AL PROBLEMA DELLA CHIESA PRIMORDIALE DI SAN TRIFONE A KOTOR

Jovan Martinović ; Opštinski zavod za zaštitu spomenika kulture, Kotor


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Abstract

Il Duomo di Kotor, città iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale Culturale del’UNESCO, è costruito nel 1166 come una basilica romanica a tre navate, con cupola nel mezzo e due campanili alla faciata principale, ma durante i secoli, grazie ai danni effettuati dagli terremoti permanenti in questa zona del cosidetto IX grado di rischio sismico, e soprattutto dal grande terremoto del 1667, il suo aspetto romanico è dtato barocchizzato. La tradizione antichissima vorrebbe sotto la chiesa attuale trovare i resti della chiesa primordiale dal’inizio de secolo IX, menzionata dal Constantino Porfirogenito come una »rotunda«, già elaborata nella letteratura scientifica ma senza alcuna conferma materiale.
Nella connessione dei lavori del ristauro della Cattedrale di San Trifone, danneggiata anche nel terremoto catastrofico di Crna Gora (Montenegro) in 1979, sono stati effettuati gli scavi archeologici sistematici nel sotterraneo della Cattedrale, nonchè delle strutture annesse (la sagrestia, le strade intorno la chiesa). Durante i lavori archeologici nel interno della chiesa non si sono trovate nessune trace di fondamenti d’un edificio sacrale, e tanto mento d’una chesa rotonda. Ma gli scavi nella sagrestia e nella via angusta tra la sagrestia ed il Vescovato, al nord della Cattedrale, hanno dato gli risultati straordinarii che gettano una luce nuova sul problema della chiesa primordiale di San Trifone, finora conosciuta come »rotunda«.
A questa località, sotto ili pavimento della sagrestia ed il marciapiede della strada, alla profondità di 1,60 m dal livelo attuale, sono scoperti fondamenti d’una chiesa quadrangolare, ideata in forma di croce greca iscritta, di cui navata principale ed il transetto centrale erano più larghi di quelle posteriori. Alla faciata orientale sono appoggiate tre absidi, quella di mezzo più larga, rettangolari dal esterno e semicircolari nel interno. Sulle sezioni di navata media e transetto centrale potevano essere eretti i pilastri o colonne per sostenere la cupola, come esiste nelle rovine della chiesa del IX secolo di San Toma a Prčanj, vicino Kotor; le navate potevano essere coperte a volte incrociate o a botte.
La struttura descritta della chiesa scoperta richiedeva un’analisi minuziosa della presentazione della città medioevali sulla costa orientale adriatica nell’opera di Porfirogenito. Questo scrittore adopera l’aggettivo »heilematikòs«, usato per descrivere la chiesa primordiale di San Trifone e tradotto come »rotundum«, anche per la descrizione della chiesa di Santa Trinità (San Donato) a Zadar – una vera rotonda, ma pure per gli ambienti sotterranei del Palazzo di Diocleziano a Split, gli spazi assolutamente rettangolari e coperti a volte. L’unica opposizione vi è l’aggettivo »dromikòs«, usato solamente per la basilica di Santa Anastasia in Zadar; questo voul dire che Porfirogenito adoperava questo aggettivo per gli edifici oblunghi, forse con soffitto piano in legno, ma l’aggettivo »heilematik`øs« per gli ambienti di pianta centrale, sia rotondi o rettangolari e pure coperti a volte o con cupola. Così nel caso della chiesa primordiale di San Trifone quel attributo deve essere considerato come: chiesa di pianta centrale, coperta con volte e fores con cupola.
Essendo così in grado di studiare simultaneamente nostre due scoperte: il battistero nella parte apsidale della navata settentrionale della basilica cristiana del VI secolo dopo Cristo, sotto la chiesa odierna di Santa Maria »del Fiume« a Kotor, ed il ritrovamento dei fondamenti della chiesa primordiale di San Trifone del IX secolo, sotto la sagrestia e la strada vicina al Duomo romanico di Kotor, sarebbe possibile stabilire e mettere insieme alcune tesselle del mosaicco di storia prematura della città di Kotor al modo seguente:
— Benchè questa città era per la prima volta menzionata sotto quel nome dal Anonnimo di Ravenna nel VII secolo, già nella prima metà del VI secolo ci esisteva una grande basilica cristiana con battistero cruciforme, che è stata confermata come chiesa cattedrale di Kotor;
— Nel inizio del secolo IX, dal cittadino di Kotor, Andreaci (cui sarcofago era scavato 150 anni fa vicino il Duomo attuale) fù fondata una relativamente piccola chiesa – martirio per le ossa di San Trifone, in forma di croce greca, forse con cupola nel mezzo, che secondo l’analisi è quella »rotunda« menzionata dal Porfirogenito;
— Nel secoli seguenti il culto di martire San Trifone si estendeva e rinforzava nel modo di diventare il patrone della città e di diocesi di Kotor, al cui importanza non corrispondeva più la piccola e cadente chiesa primordiale, comparandola con basilica cattedrale di Santa Maria, ma anche con una nuova, terza scoperta: la vicinissima chiesa di San Michele;
— Così nel Millecento iniziò la construzione d’una nuova, grande chiesa romanica, il Duomo attuale di Kotor, selennemente inaugurato il 19 giugno 1166, dove sono trasferiti non solo il culto di San Trifone ma anche la sede episcopale dalla basilica di Santa Maria »del Fiume«, fino allora la cattedrale di Kotor;
— Sui fondamenti di quella basilica, »veniente in vetustate« secondo il documento di sua inaugurazione, è stata costruita nel 1221 la chiesa romanica di Santa Maria »del Fiume«, che finora ha conservato i suoi prerogativi della chiesa concattedrale di Kotor;
— Il piccolo martirio – la chiesa primordiale era demolito soprattuto per la costruzione di nuova sagrestia del Duomo con una arcata di fronte, dove era sepolto il sarcofago di Andreaci, il fondatore del martirio primordiale di San Trifone.
Nel contesto di queste scoperte importantissime si può osservare la necessità degli scavi archeologici sistematici, che hanno dato un nuovo valore alla città medioevale di Kotor, iscritta nella Lista dei beni culturali mondiali d’UNESCO.

Keywords

Hrčak ID:

155605

URI

https://hrcak.srce.hr/155605

Publication date:

13.12.1990.

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