Hvar City Theatre Days, Vol. 42 No. 1, 2016.
Original scientific paper
LA RICEZIONE DI IVO VOJNONIĆ IN ITALIA CON PARTICOLARE RIGUARDO DELLA COMPOMEMTE DIALETTALE NELLA DUBROVAČKA TRILOGIJA
Fedora Ferluga-Petronio
orcid.org/0000-0001-6686-9882
; Sveučilište u Udinama
Abstract
La ricezione di Ivo Vojnović è stata molto importante fra gli slavisti italiani specialmente fra le due guerre e subito dopo la seconda guerra mondiale. Negli anni Trenta del secolo scorso si sono occupati di Vojnović GiovanniMaver, Arturo Cronia, Umberto Urbani. Erano i cosiddetti „polislavisti” che si occupavano contemporaneamente di più letterature slave analizzandole alla luce del clima politico dell’epoca, soffermandosi in primo luogo sull’influsso della letteratura italiana su vari autori slavi.
Dopo la seconda guerra mondiale si occupò nuovamente di Vojnović Arturo Cronia con la pubblicazione del volume Il teatro serbo-croato (Milano 1955) in cui ad un’ampia panoramica del teatro croato e serbo aggiunse anche la traduzione della Dubrovačka trilogija (Trilogia ragusea) di Ivo Vojnović, la prima parte Allons enfants nella traduzione dello stesso Vojnović, la seconda Suton (Crepuscolo) e la terza Na taraci (Sulla terrazza) nella traduzione della moglie Carmen Cronia.
Ci si chiede come mai in queste traduzioni sia stata tralasciata la componente dialettale ragusea. Tutti i termini dialettali sono tradotti nell'italiano letterario e soltanto le virgolette indicano che si tratta di termini della parlata ragusea. In questo modo si perde il vero colorito del capolavoro di Vojnović. L’autrice cerca con alcuni esempi di avvicinarsi in modo più fedele all’originale con la traduzione dei termini dialettali nel suo dialetto triestino, molto vicino al veneziano, da cui trae origine la maggior parte dei prestiti nel dialetto raguseo.
Keywords
Ivo Vojnović. Dubrovačka trilogija; traduzione in italiano; componenti dialettali
Hrčak ID:
158177
URI
Publication date:
9.5.2016.
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