Preliminary communication
Leo Valiani 1953-1956. Dalla speranza alla delusione
Andrea Ricciardi
; University of Milan
Abstract
Il saggio indaga le posizioni espresse da Valiani sull’URSS e la sua
politica nel periodo compreso tra la scomparsa di Stalin (1953) e l’ invasione dell’Ungheria di Nagy (1956), decisa da Krusciov nonostante l’avvio del processo di destalinizzazione nello stesso 1956, in corrispondenza del XX Congresso del PCUS. L’ interlocutore principale di Valiani su questi temi è Franco Venturi, sebbene il dialogo risulti stretto pure con Garosci, Pannunzio e altri intellettuali dell’area laico-socialista con cui, soprattutto nel biennio 1955-56, Valiani affrontò non soltanto l’evoluzione della situazione in Ungheria (alla quale era molto legato), ma anche gli scenari di politica interna, con riferimento alla nascita del Partito Radicale, agli equilibri del quadro di governo, al mutamento della linea di PSI e PCI, inevitabilmente connessa con i profondi rivolgimenti internazionali. Il saggio si basa su lettere, in parte inedite, ma prende in considerazione anche le fonti secondarie (soprattutto articoli), utili a chiarire il contesto in cui Valiani pensò e agì con un duplice obiettivo: rinnovare il socialismo nella libertà e superare il centrismo, creando le condizioni per un’apertura a sinistra rivolta ai socialisti autonomisti e chiusa al PCI.
Keywords
1956; Ungheria; socialismo; destalinizzazione; legge “truffa”
Hrčak ID:
172941
URI
Publication date:
14.12.2016.
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