Original scientific paper
Il primo capitello figurativo medioevale a Ragusa
Igor Fisković
; Hrvatska akademija znanosti i umjetnosti
Abstract
Sull’isoletta di Lokrum (Lacroma) vicino a Dubrovnik (Ragusa), è stato
recentemente ritrovato, nel contesto della ristrutturazione dell’antico monastero
benedettino, un capitello di tipologia eccezionale sulla costa croata. Si tratta del
capitello di una colonna a forma di piramide tronca e piatta, i cui lati sono tutti
ricoperti di figure a basso rilievo, senza cornice. I rilievi rappresentano due scene
canoniche: L’Annunciazione e La Presentazione al tempio, e la figura a se stante
di San Benedetto, santo titolare dell’abbazia fondata nell’anno 1023/5. Della sua
prima chiesa sono rimasti solo frammenti in pietra decorati a intreccio (pleter)
dalle evidenti caratteristiche delle botteghe di scultura ragusee.
La costruzione, invece, della seconda chiesa – una basilica a tre navate
di stile romanico, è storicamente legata al voto del re inglese Riccardo Cuor
di Leone, che nel 1192 tornando dalla Terra Santa si salvò su Lokrum da una
tempesta di mare. Riconoscente, fece una donazione all’abbazia, ma il denaro
fu destinato dal comune di Ragusa, proprietario dell’isola, alla costruzione più
monumentale del duomo di Santa Maria Maggiore. Vi erano allora attivi maestri
delle Puglie, primo tra loro Eustasio noto come l’architetto del duomo della natale
Trani, ma la sua opera andò distrutta nel catastrofico terremoto del 1667. Solo
alcuni rilievi narrativi superstiti sono formalmente simili ai frammenti decorativi
dalle rovine della chiesa su Lokrum, ma il capitello citato non è del tutto analogo.
stilisticamente.
Per questo se ne discutono qui l’origine e la provenienza, proponendone la
relazione con le sculture di Monte Gargano, da dove erano giunti passando per
le isole Tremiti i fondatori del convento ed altri legati a Monte Cassino. Tuttavia
la potente abbazia ebbe un destino molto burrascoso, e all’abolizione dell’ordine
benedettino sotto Napoleone tutta l’isoletta fu venduta alla famiglia imperiale
degli Asburgo intenzionati a trasformarla nella loro residenza estiva. Il progetto
non fu mai portato a termine, e nel rifacimento romantico intrapreso furono
dispersi anche tutti gli arredi della sua chiesa intitolata alla Madonna, ed è oggi
impossibile sapere la collocazione originale del capitello casualmente ritrovato. Analizzandone la forma, e le caratteristiche morfologiche ed iconografiche l’autore di questo testo propone di considerarlo parte della trabeazione del recinto presbiteriale, precisamente elemento portante dell’architrave sulla facciata del coro. A ciò corrisponderebbe la sua formula geometrica, ma anche il contenuto delle scene a rilievo per le quali appartiene ai »capitelli istoriati«, inesistenti in Dalmazia, e di cui questo esemplare sicuramente medioevale sarebbe il più antico che si conosca. L’autore ritiene, inoltre, le forme del tutto arcaicizzanti come il risultato dell’attività di un benedettino anonimo del XIII secolo, non esperto nell’arte, che probabilmente imitò il modello dipinto di un codice illustrato. Dalle comparazioni con altri esemplari di scultura decorativa provenienti dalle rovine su Lokrum si possono anche definire le caratteristiche generali della plastica del periodo romanico maturo sulla costa meridionale dell’Adriatico orientale.
Keywords
Hrčak ID:
240840
URI
Publication date:
29.6.2020.
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