Atti, Vol. XXXVI No. 1, 2006.
Review article
CONSIDERAZIONI SULLA COSTITUZIONE POLITICA DELLE CITTADINE COSTIERE DELL'ISTRIA DAL MEDIOEVO ALL'ETÀ MODERNA
Antonio Miculian
; Centro di ricerche storiche Rovigno
Abstract
L'autore del saggio mette in evidenza i ruoli svolti dalle singole magistrature
e dai funzionari preposti al governo delle città e castella dell'Istria. In questo contesto
vengono esaminate le funzioni dei marchesi, dei gastaldi, dei vicecomites e dei burgravi. A
capo delle terre ecclesiastiche stava il gastaldo, mentre il vescovo aveva avuto bisogno del
vicedomino e dell'avvocato. I primi patti con Venezia ci mostrano a capo delle città il
locoposito assistito dagli scabini e dall'advocatus totius populi. Divenuta la Provincia marca
la costituzione cambiò; illocoposito e gli scabini dall'XI sec. si chiamarono iudices, mentre
nelle terre e nelle castella riscontriamo un gastaldo e nelle città un vicecomes. Altra figura
importante è stata quella del maior o meriga, quindi marici portarum- capitanei portarum
e nelle ville i capovilla. Tuttavia, il cittadino più importante figurava il vescovo. Con lo
sviluppo dei comuni appaiono alla guida delle città prima i consoli poi i rettori o podestà
cittadini. I comuni con le loro dedizioni a Venezia mutarono la costituzione interna;
comparvero i podestà veneti prima con il nome di consoli quindi di giudici; competenza
militare ebbe dal 1302 un capitano del paysinatico dell'Istria, con residenza prima a
Parenzo, poi a San Lorenzo del Pasenatico e Grisignana quindi a Raspo. Infine viene
segnalato il ruolo dei patrizi, dai popolani e dei religiosi.
Keywords
Hrčak ID:
242066
URI
Publication date:
18.5.2007.
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