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Review article

GLI ASBURGO, I CONFINI MILITARI- VOJNA KRAJINA E LE FORTEZZE VENETE IN DALMAZIA IN ETÀ MODERNA

Antonio Miculian ; Centro di ricerche storiche Rovigno


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page 193-226

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Abstract

L'autore del saggio si sofferma sul ruolo svolto dagli Asburgo nella penisola
balcanica nel tentativo di fermare l'occupazione ottomana in Europa che, a partire dalla
fine del XIV secolo, aveva assunto una nuova dimensione di sviluppo da allarmare gli stati
dell'Europa occidentale. A tale riguardo, l'idea di creare una barriera per arrestare le
conquiste dei Turchi nella penisola balcanica risalgono al tempo di Sigismondo e Mattia
Corvino, anche se l'istituzione dei "Confini Militari" nel vero senso della parola avvenne
nel1527, dopo la battaglia di Mohac (Mohacs), ma furono ristabiliti verso la fine del secolo
XVII, dopo la riconquista dell'Ungheria da parte degli infedeli. Sottoposti direttamente ad
una particolare colonizzazione militare comprendevano più della metà del territorio della
Croazia, ovvero la parte meridionale fra l'Adriatico e la Sava e la parte orientale; la parte
meridionale della Slavonia a nord della Sava e ad est del Danubio; la parte meridionale del
Banato di Temisvar a nord del Danubio e quella di sud-est lungo la frontiera della
Valacchia e della Transilvania. I "Confini Militari" furono detti anche "terra dei soldati""
Soldatenland", "Die Militargrenze", mentre nel periodo rivoluzionario del 1848-49 "i
reggimenti di frontiera" furono trasformati in uno speciale territorio della Corona -
"Kronland".
Nella seconda parte del saggio, invece, vengono prese in considerazione alcune imponenti
e monumentali fortificazioni venete dalla Dalmazia e precisamente: ''Arbe", "Zara ", "Sebenico",
"Ragusa" e "Cattaro", vere e proprie meraviglie architettoniche, militari ed
artistiche dell'epoca che ancora oggi, in parte, destano meraviglia.

Keywords

Hrčak ID:

242539

URI

https://hrcak.srce.hr/242539

Publication date:

18.6.2004.

Article data in other languages: croatian

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