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Original scientific paper

https://doi.org/10.32728/h2019.04

Quando Il libro dice all’acquirente come dovrebbe leggere il libro: dalle poesie encomiastiche e d’occasione alle xilografie in Franjo Glavinić e Barne Karnarutić

Saša Potočnjak orcid id orcid.org/0000-0001-8492-0346 ; Sveučilište u Rijeci


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Abstract

La raccolta di omelie Manus Christi amoris di Franjo Glavinić (1585 – 1652) è stata pubblicata a Venezia per le stampe di Giovanni Salis. Il libro consiste di cinque parti precedute da una serie di poesie di autori contemporanei a Glavinić. Quattordici anni dopo, due tra questi poeti, Lucido Mancinelli e Rafael Levaković, pubblicarono altri componimenti poetici elogiativi (panegirici) in un volume uscito dopo la morte del suo autore. Si tratta della seconda edizione, finora poco conosciuta, di Vazetje Sigeta grada (La presa della città di Szigetvár) di Barne Karnarutić, stampata a Venezia da Bartolomeo Ginammi nel 1639. Per ora l’unico volume conservato di cui siamo a conoscenza è custodito nella Bibliothèque nationale de France a Parigi.
E mentre da Glavinić la funzione di tali inserti retorici è elogiativa (l’autore loda Glavinić) ossia pragmatica (convincere il lettore ad acquistare il libro di Glavinić), sebbene rimanga fuori da un contesto extraletterario più chiaro, nel caso della pubblicazione postuma di Karnarutić, si tratta di poesia impegnata sul piano sociale-politico con l’obiettivo di promuovere idee controriformiste in un contesto di crescente attività francescana.

Keywords

Hrčak ID:

244059

URI

https://hrcak.srce.hr/244059

Publication date:

31.12.2019.

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