Bogoslovska smotra, Vol. 65 No. 3-4, 1995.
Conference paper
Il rapporto critico della chiesa di fronte alla mentalità consumistico-edonistica
Ivan Devčić
; Theology in Rijeka, Dislocated Studies of Catholic Faculty of Theology, University of Zagreb, Rijeka, Croatia
Abstract
La mentalità consumistica attuale ha creato una relativa civiltà, che rappresenta una particolare sfida alla Chiesa.
È questo il tema dell 'artìcolo, che ha tre parti.
Nella prima, denominata »Lati chiari e oscuri della civiltà consumistica«, è un" analisi di alcuni aspetti positivi della civiltà consumistica (sviluppo di supporti scientifici, tecnici ed economici dell'esistenza umana come pure affermazione delle libertà politiche e dei diritti umani). Inoltre si analizzano gli aspetti negativi della stessa civiltà (esaurimento delle risorse naturali, la provocazione della crisi ecologica, »l 'economismo» e »il consumismo», la soppressione tecnocratica della democrazia ecc.), che minacciano e quasi anullano i suoi aspetti positivi. Nella conclusione della prima parte si afferma, che la civiltà consumistica non è la civiltà degli uomini liberi bensì di uomini dominati dai propri istinti ed inclinazioni. Nella seconda parte, chiamata »Che cosa la Chiesa apprezza nell'attuale civiltà consumistica e cosa essa rifiuta« si afferma che la Chiesa accetta molti valori della civiltà consumistica (per es. la sua alta considerazione delle condizioni materiali economiche e scientifiche dell'esistenza umana, inoltre lo sforzo di aumentare l'aumento della produzione di beni e la conseguente soddisfazione delle necessità umane come pure un'alta valorizzazione del lavoro e delta libera iniziativa, della libertà e della democrazia). La Chiesa invece non accetta la scala di valori della civiltà consumistica, in cui i beni materiali sono fine e non mezzo dell'esistenza umana. Essa inoltre non può acettare l'idea agnostica e relativistica della libertà e della democrazia. Pertanto la Chiesa s'impegna, affinchè i beni materiali siano al servizio dello sviluppo integrale dell'uomo e che la libertà e la democrazia siano fondate sulla verità e sui valori assoluti.
Nella terza parte, denominata »La civiltà dell'amore - alternativa della civiltà consumistica«, la generale critica ecclesiastica della civiltà consumistica si riassume coll' idea »della civiltà dell'amore». Si va affermando che la differenza essenziale tra le due civiltà e di natura trascendentale ed antropologica. La civiltà consumistica è una civiltà materialistica, che si appoggia sui concetti materialistico-evoluzionistici, mentre la civiltà dell'amore è basata sull'immagine religioso-metafisica del mondo e dell' uomo, specialmente in quella eristiana. Ne conseguono i principi fondamentali della vita singolare e sociale delle vita umana. Nella civiltà consumistica sono questi i principi: la lotta degli interessi, la selezione dei più abili, libertà senza valore e impegni, la messa nel primo piano delle necessità biologiche dell'esistenza umana. Nella civiltà dell'amore sono questi i principi: la carità, la solidarietà, la giustizia, l'altruismo ecc. e la messa nel primo piano dei bisogni spirituali dell'esistenza umana, ai quali sono sottoposti i beni materiali. Si sottolinea pure, che la civiltà consumistica è concentrata sui vari aspetti della realtà, perdendo di vista il tutto, entro cui tali aspetti singoli soltanto cosi raggiungono valore e senso. A differenza di questo la civiltà dell'amore è una civiltà integrale, che alla luce della complessiva verità dell'uomo considera i vari aspetti, che costituiscono la sua esistenza.
Keywords
Hrčak ID:
33663
URI
Publication date:
8.4.1996.
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