Bogoslovska smotra, Vol. 63 No. 3-4, 1993.
Original scientific paper
Gli stranieri sulla terra. la nostra patria è nel cielo. La problematica biblico-teologica dei profughi ed esiliati
Tomislav Zdenko Tenšek
; Catholic Faculty of Theology, University of Zagreb, Zagreb, Croatia
Abstract
L'esperienza del popolo di Dio dopo l'uscita dall'Egitto sarà alimentata dalla costante memoria della liberazione dalla schiavitù effettuata da Dio: »Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto« (Dt 5,15; 15,15; 16,12; 24,18.22). Essa si svilupperà nella forte coscienza ascatologico-sociale soprattutto nei profeti mirando, tramite una pedagogia sociale, verso una solidarietà. Il Nuovo Testamento riprende gli elementi focali di questa eredità veterotestamentaria riscoprendo nel Ebed Jahve di Isaia il Signore Gesù Figlio dell'Uomo il quale »non ha dove posare il capo« (Mt 8,20). In questa prospettiva le prime generazioni cristiane vivono da stranieri sulla terra »perchè non abbiamo quagiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura« (Eb 13,14). I Padri della Chiesa continuano sulla stessa linea sviluppando la morale cristiana in una forte coscienza sociale sia in una comunità cristiana distaccata dalla società (Didaché, Pastore d'Erma), sia cercando ad inserirsi in una società pluralista con la testimonianza caritativa verso i poveri ed emarginati (Giustino, A Diogneto). In questa premura non mancano le critiche degli abusi contro la giustizia sociale nonché l'impegno responsabile per creare le opere caritatevoli (Basilio, Giovanni Crisostomo, Ambrogio) nella società e nella Chiesa in un periodo quando la Chiesa oramai diventa un fattore sociale.
Keywords
Hrčak ID:
35652
URI
Publication date:
18.4.1994.
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