Bogoslovska smotra, Vol. 53 No. 1, 1983.
Original scientific paper
Elementi strutturali della vita cristiana secondo Teresa d'Avila
Marijan Valković
; Catholic Faculty of Theology, University of Zagreb, Zagreb, Croatia
Abstract
L'articola tratta della vita cristiana dal punto di vista della teologia morale e spirituale.
Per far risaltare il »Sitz im Leben« della dottrina teresiana, l'autore offre all'inizio un'introduzione di carattere storico e biografico, descrivendo le principali coordinate culturali e spirituali del »secolo d'oro« spagnolo, per passare a notizie biografiche su Teresa d'Avila e sulla sua famiglia, con brevi punti sulle principali tappe e sui più significativi eventi nella vita della Santa.
Esponendo il pensiero teresiano in materia, l'autore prende come punto di partenza l'esperienza spirituale di Teresa d'Avila. Essa sarà il principale punto di riferimento del pensiero teresiano e darà un timbro eminentemente esistenziale alla sua »teologia«. Sorprende la ricca e straordinaria antropologia teresiana dove, accanto ad elementi comuni, troviamo molti altri di eccezionale valore e molto densi di contenuto e attuali: inabitazione della Trinità nell'uomo, cristocentrìsmo con l'accento sull'umanità di Cristo, conversione progressiva come elemento costitutivo della vita cristiana e, in modo particolare, la centralità della preghiera.
Varie sono le componenti di rinnovamento nella vita del cristiano, ma Teresa d'Avila sottolinea l'umiltà (»vìvere nella verità«), l'ubbidienza (prudente e non acritica, nonostante certe espressioni e certi casi in contrario) e l'abnegazione evangelica, la legge della croce. Da molti testi appare quanto la Santa apprezzi anche la virtù della fortezza cristiana. La »Mujer Grande« inculcherà, con diverse sfumature, la »determinazione« (determinacìón, determinada determinación, muy determinada determinación) come fattore decisivo per poter progredire nella vita cristiana. L'acuta intelligenza detta Santa viene abbinata ad uno spiccato volontarismo. Quanto alla povertà, talune frasi quasi riecheggiano le parole del Poverello di Assisi. Parlando dei beni materiali, Teresa d'Avila riporta i pensiero autenticamente cristiano, offuscato e spesso dimenticato durante l'epoca del capitalismo liberale: le ricchezze appartengono ai poveri ed i ricchi sono soltanto degli »amministratori« (»mayordomos«) a nome dei poveri.
La parte finale dell'articolo descrive l'immagine ideale del cristiano nel pensiero teresiano. Fra i molti elementi l'autore si sofferma sul senso dell'esperienza di Dio nell 'anima e sull 'apertura dell 'uomo allo sconfinato regno dello spirito, sulla maturità affettiva e umana, sull'intuizione della libertà cristiana e specialmente sul concetto di ecclesialità, abbastanza sfumato per poter distinguere tra l'elemento divino e quello umano-istituzionale. Secondo Teresa d'Avila la vita cristiana trova il suo compimento nell'unione mistica con Dio, intesa come sviluppo e perfezione della vita di grazia. I fenomeni mistici straordìnari dì per sé non appartengono alla vita cristiana. Nella prospettiva di Teresa d'Avila essi sono doni e grazie speciali di Dio.
L 'autore conclude dicendo che il messaggio teresiano sulta vita cristiana, espresso in termini esistenziali, potrebbe benissimo riassumersi in tre gravi parole :»operare, patire, amare«.
Keywords
Hrčak ID:
36027
URI
Publication date:
19.6.1983.
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